Mozilla, roadmap verso la libertà

Mozilla prefissa gli obiettivi per il 2012: migliorare Firefox e creare una piattaforma che renda il Web autenticamente libero ed aperto.
Mozilla, roadmap verso la libertà
Mozilla prefissa gli obiettivi per il 2012: migliorare Firefox e creare una piattaforma che renda il Web autenticamente libero ed aperto.

Web libero significa dare l’opportunità agli utenti di avere sempre il controllo della propria esperienza online, cosa che spesso non accade con le piattaforme dell’era moderna. È l’idea di Mozilla, la casa famosa specialmente per il browser Firefox circa le reti internet moderne, che nel suo roadmap per il 2012 pubblicato ieri si scaglia contro le grandi del settore. E se una volta il nemico principale era Microsoft e il suo Internet Explorer, alla lista oggi si uniscono anche Apple, Google e Amazon, colpevoli di creare ecosistemi che limitano la libertà dell’utente.

«Siamo entrati in una nuova fase della vita di internet, nella quale le persone ne stanno usufruendo tramite una grande varietà di dispositivi mobile, usando il tatto, la voce e altre nuove interfacce. Le loro esperienze su internet sono diventate intrinsecamente sociali. Insieme allo sviluppo software però, gli ecosistemi internet si stanno realizzando in corrente contraria rispetto al web: i proprietari di questi ecosistemi cercano di bloccare gli utenti all’interno di una pila completa di hardware, software, identità e servizi, invece di rendere possibile la scelta, la concorrenza e l’innovazione in ognuno di questi strati», è stato il commento di Jay Sullivan, vice presidente dei prodotti Mozilla.

L’azienda, nel suo progetto volto a favorire proprio gli elementi nella frase conclusiva di Sullivan, fa sapere di essere al lavoro per lo sviluppo di un App Store proprietario, all’interno del quale gli sviluppatori saranno liberi di monetizzare tramite app che funzionino su desktop, smartphone e tablet, con gli utenti che saranno in grado di utilizzarle a prescindere dalla piattaforma installata nel proprio device: insomma, che sia iOS o Android non cambierà nulla.

Ci sono due principali differenze tra l’ecosistema al quale Mozilla vuole dar vita e tutti gli altri. Primo, non ci sarà alcun requisito hardware specifico per usufruirne. Secondo, verrà progettato per evitare il lock-in. La società mira a una internet in cui le applicazioni sviluppate possano essere disponibili e funzionare su altri browser senza problemi, per questo si sta lavorando anche a un’interfaccia unica che permetterà agli utenti di acquistare le app una volta soltanto, e non una per ogni browser.

Non verrà dimenticato ovviamente Firefox, che vedrà nei prossimi mesi l’aggiunta di nuove caratteristiche e funzionalità per rafforzare ulteriormente una base già piuttosto solida.

Mozilla lavora insomma per il futuro, sia nella dimensione personale e in relazione al Web. Obiettivo numero uno: evitare che Android, iOS, Kindle e Windows finiscano per risultare tanto simili quanto chiusi in loro stessi.  Mozilla vuole una piattaforma aperta e unica. A tutti e per tutti. A vantaggio di sviluppatori e consumatori.

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