Il mese scorso Apple ha presentato iBooks 2 e le novità riguardanti iBookstore, con l’obiettivo di dar vita a un progetto in grado di rivoluzionare la gestione e la fruizione dei libri di testo scolastici negli Stati Uniti. Una mira ambiziosa, le cui potenzialità sono fuori discussione, che potrebbe però scontrarsi con un problema non di poco conto: dotare ogni studente di un iPad rappresenta al momento una spesa non sostenibile dal sistema educativo degli Stati Uniti.
Sebbene quella di utilizzare dispositivi tecnologici come i tablet per aiutare il processo di apprendimento sia una strada da seguire, al momento la sua attuazione comporterebbe un dispendio economico che le famiglie e gli istituti americani non possono affrontare. Secondo le stime pubblicate da Online Teaching Degree, in ogni classe di una high school (la scuola superiore italiana) si spendono attualmente circa 180.000 dollari per i libri, mentre passare ad iPad costerebbe 430.000 dollari, oltre il doppio. Qualcuno sostiene che si tratta di un investimento iniziale, in grado di dare i suoi frutti nel tempo, in quanto non c’è bisogno di cambiare tablet ogni anno, senza però tenere conto delle eventuali spese da sostenere in caso di danni o al termine del naturale ciclo vitale del dispositivo.
E se le scuole scegliessero di acquistare iPad al posto dei tradizionali computer? Anche questa possibilità sarebbe da scartare. Lo scorso anno gli istituti USA hanno speso due miliardi di dollari per dotare le proprie aule di computer, una cifra enorme, ma pari solamente al 10% di quanto necessario per dotare ogni studente di un tablet Apple.
A tutto questo va poi aggiunto il periodo non di certo roseo che sta attraversando l’economia degli Stati Uniti. Insomma, al momento la soluzione proposta dalla società di Cupertino sembra destinata a incontrare più di un ostacolo. I tradizionali libri di testo cartacei resteranno dunque ancora per qualche anno sui banchi di scuola.