In un articolo di qualche giorno fa, avevamo annunciato la disponibilità del BlackBerry PlayBook OS 2, il nuovo sistema operativo per la linea tablet di Research in Motion. Ecco i punti di forza e i problemi che affliggono il nuovo software che, arrivato sul mercato questa settimana, introduce alcune interessanti migliorie rispetto alla precedente versione, non riuscendo tuttavia a candidarsi come possibile leader del settore secondo molte opinioni diffuse sul Web.
Il sistema operativo QNX continua a convincere grazie alla sua interfaccia a schede ereditata da WebOS, elegante e semplice da usare. Ottima la gestione del multitasking, con la possibilità, ad esempio, di riprodurre un video mentre si naviga in Internet o ci si diletta con un videogioco, il tutto grazie anche alla dotazione hardware del terminale che può disporre di una CPU dual-core da 1GHz e di 1GB di memoria RAM.
La suite office Documents to Go preinstallata consentirà di visualizzare ed editare documenti Microsoft Office direttamente dal dispositivo portatile. Particolarmente interessante è però la funzione Print to Go, che permetterà di inviare via wireless i documenti al PlayBook attraverso un’applicazione stampa su file per PC. Risolti anche i problemi dovuti al difficile matrimonio tra i telefoni BlackBerry e il tablet. Sarà ora possibile sincronizzare le proprie email anche senza dover utilizzare il BlackBerry Bridge che aveva causato grattacapi a più di qualche utente.
Nonostante l’importante aggiornamento, il PlayBook continua ancora a non convincere del tutto. La stabilità del software è infatti del tutto da verificare. Alcuni parlano di crash inattesi, di applicazioni che non partono, o che si chiudono da sole, e di una gestione automatica della memoria non ottimale. Piuttosto farraginoso è poi il sistema di registrazione e di acquisto dei contenuti. Sarà infatti necessario rieseguire l’intera procedura, con tanto di accettazione dell’EULA, per ogni singolo store presente sul terminale, sia questo quello delle applicazioni, quello della musica o quello dei video.
Riuscirà dunque RIM a insidiare Nook Tablet e Kindle Fire nel segmento dei tablet a basso costo? Probabilmente no, a frenare le potenzialità del PlayBook è l’assenza di un ecosistema integrato, capace di offrire agli utenti la possibilità di leggere libri, vedere film e ascoltare musica sul proprio dispositivo in maniera semplice e immediata. Il PlayBook ha dalla sua un’ottima piattaforma ma è piuttosto scarso proprio su questo versante. Il taglio del prezzo a soli 199 dollari, equivalenti a circa 150 euro, potrebbe tuttavia dimostrarsi una scelta vincente, capace di avvicinare nuovi utenti a questo interessante prodotto.