La Timeline di Facebook ha alcune caratteristiche poco evidenti ma interessanti, come ad esempio il geotag delle immagini e l’uso delle mappe. Questi due tool sono anche integrabili. Vediamo come.
Il primo strumento è ormai molto utilizzato dagli utenti del social network: è possibile aggiungere il luogo in cui è stata scattata l’immagine, che sia singola o un album, precedentemente pubblicata oppure una nuova pubblicazione, cliccando su “aggiungi posizione“. Una volta cliccato, si aprirà una tendina che suggerirà algoritmicamente anche le ultime posizioni taggate e riconoscerà in modo predittivo il luogo che vogliamo segnalare.
Ma su Facebook è possibile anche sfruttare le mappe – il terzo riquadro di quelli sulla parte superiore destra del nuovo aspetto del profilo di Facebook, dopo “amici” e “foto”: basta infatti cliccare per scoprire il nuovo suggerimento del sito, che permette di taggare i luoghi in cui sono state scattate le foto per aggiungerle alla mappa.
Una volta cliccato, compare una strisciata orizzontale delle proprie immagini che permette una carrellata di semplicissimo impatto che chiede all’utente di scrivere, in un apposito form che compare sotto ogni miniatura dell’immagine, dove si trovava al momento dello scatto. Con pochi passi si può così colorare di immagini i punti geografici mappati dalle nostre attività sulla Timeline, con un effetto assicurato: la nuova mappa con immagini taggate presenterà delle aree di diverso colore e basterà passarci sopra il mouse per vedere uno scatto legato al luogo in cui siamo passati.
Questo strumento da un grosso aiuto nella ricompilazione del diario della nostra vita su Facebook almeno dal punto di vista delle immagini e delle mappe: ci fosse una cosa simile anche per i contenuti testuali sarebbe eccezionale.