La disputa tra Apple ed i produttori di dispositivi Android continua ad andare avanti, forte anche di quelle che possono in qualche modo essere considerate le ultime volontà del fondatore della società Steve Jobs: combattere in ogni modo l’avanzata del robottino verde. L’azienda di Cupertino, però, dopo la dipartita dell’ex-CEO, sembra essersi in qualche modo ammorbidita, come dimostrano le ultime indiscrezioni giunte dagli Stati Uniti, secondo cui il gruppo ora guidato da Tim Cook avrebbe deciso di siglare un accordo con Samsung e Motorola per la concessione in licenza di alcuni brevetti.
E se non si tratta di un modo per calmierare lo scontro, si tratta comunque di un passo simile a quello intrapreso da tempo da parte dei legali Microsoft: con Android la sfida può essere più economica che non basata sullo scontro frontale, imponendo un prezzo per l’accordo piuttosto che negando l’accordo stesso.
Nello specifico, l’obiettivo di Apple non sarebbe quello di trovare una soluzione definitiva ai continui problemi che vedono coinvolte le due aziende che annoverano nella propria linea mobile numerosi dispositivi Android, bensì quello di ridurre il numero di cause attualmente in atto, scrivendo la parola fine per quanto concerne quelle di minore importanza e proseguendo invece in aula di tribunale quelle di maggiore rilievo. La situazione economica di Apple, del resto, lascia poche possibilità all’ipotesi secondo cui l’azienda avrebbe intenzione di incrementare i propri introiti mediante accordi legali con i produttori di terminali Android.
Secondo i rumor in questione, poi, la richiesta messa sul piatto da Apple oscillerebbe tra i 5 ed i 15 dollari per dispositivo, oppure tra l’1 ed il 2.5 percento dei ricavi provenienti da ogni singolo smartphone venduto dalle due società basato sulla piattaforma del robottino verde. Cifre, queste, che con ogni probabilità saranno respinte seccamente sia da Samsung che da Motorola, con quest’ultima accusata nelle scorse settimane di aver chiesto un prezzo eccessivo quando nella battaglia contro Apple aveva parlato di royalty pari al 2.5% dei ricavi dell’azienda di Cupertino.
La situazione, insomma, non sembra essere destinata a mutare nell’immediato futuro, con un accordo che potrebbe essere individuato a metà strada per archiviare definitivamente alcune cause che per tutte le società in gioco rappresentano un continuo esborso di danaro per le prestazioni legali offerte dai rispettivi team di avvocati.
Per i produttori di device Android la situazione potrebbe però a questo punto farsi gravosa: se una cifra simile è già accordata a Microsoft ed ora dovesse raddoppiare con Apple, l’onere dell’utilizzo del sistema operativo di Mountain View potrebbe consigliare vie alternative. E se Motorola non ha scelta (in quanto acquisita da Google), Samsung potrebbe invece essere spinta a forza verso nuovi lidi.