Dopo aver offerto liste intelligenti e liste degli amici, ora Facebook introduce ai suoi utenti le liste degli interessi, un modo per organizzare e ordinare i propri interessi, ovviamente con supporto ai feed rss. Gli utenti potranno iscriversi a liste di interesse generiche afferenti, ad esempio, ad un argomento ampio come può essere lo sport, oppure temi più specifici come il campionato di calcio di serie A.
Le liste vengono create dagli stessi utenti del social network (possono essere pubbliche o private) e comprendono profili pubblici, ma anche sottoscrizioni o amici. Infatti, Facebook ha fatto sapere che le liste d’interesse sono separate da quelle degli amici, ma gli utenti potranno comunque aggiungere gli amici ad una lista d’interesse. Nel momento in cui un utente crea un elenco d’interesse, tutti gli argomenti principali di ciascun gruppo appariranno sulle sue news feed.
Il leader tra i social networking ha dichiarato che la nuova funzionalità sarà attiva entro le prossime settimane. Per certi versi, le liste d’interesse non differiscono molto dalle liste Twitter, che il sito di microblogging lanciò già nel 2009 come strumento per permettere agli utenti di organizzare tutti i loro disordinati contenuti all’interno di un feed e seguire i personaggi in base a determinati criteri, come “attori”, “sportivi” o “amici”.
Tuttavia, Facebook propone la nuova funzionalità più come uno strumento per seguire le notizie di una persona senza essere per forza amici o per tenere sott’occhio le notizie e raccogliere le informazioni di un utente o un argomento, senza necessariamente cliccare sul tasto “Mi Piace”. La scelta non sembra essere arrivata dal nulla, visto che recentemente un rapporto di Pew Internet Research ha dimostrato che gli utenti dei social network sono sempre meno amichevoli nei confronti di altre persone, il tutto anche a causa di preoccupazioni sulla privacy e timori per la sicurezza.
Le liste non fanno altro che estendere il ruolo del social network in una direzione maggiormente vicina a quella di Twitter e G+: Facebook non è più soltanto un riferimento per le “amicizie”, ma anche una interfaccia per seguire le attività altrui o, al contrario, per divulgare con modalità mainstream uno-molti. Una azione difensiva, insomma, che dota il network di quelle stesse funzionalità che parte dell’utenza ha finora cercato altrove.