Il sito Private Outlet non è più raggiungibile dai navigatori italiani. Il sito, attivo e molto noto nel mondo dell’e-commerce, è stato fatti messo in fuorigioco dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM), da cui è giunto il cartellino rosso nei confronti del sito a causa di comportamenti particolarmente gravi nei confronti dei consumatori.
Spiega il Garante: «Secondo informazioni acquisite ai fini dell’applicazione del Codice del Consumo e molteplici segnalazioni pervenute all’Autorità, anche attraverso la Direzione Contact Center, la società Private Outlet S.r.l. (di seguito, Private Outlet) avrebbe diffuso, attraverso il proprio sito Internet contenuti idonei ad indurre in errore i consumatori in merito alla disponibilità dei prodotti offerti in vendita». Moda e lifestyle, “oltre 600 marche” disponibili (da Ferrè a Dolce e Gabbana, da Breil a Valentino), ma tutto ciò a fronte di mancati invii del materiale venduto ed un meccanismo confermato da una moltitudine di utenti ingannati.
L’AGCM avrebbe ravvisato con le proprie indagini una situazione particolarmente problematica:
- merce non consegnata
- merce consegnata in ritardo
- consegna di merce diversa da quella ordinata
- codici di spedizione Bartolini inesistenti per comprovare l’avvenuto invio della merce
- mancato risarcimento degli utenti truffati
- servizio clienti limitato
- ostruzioni all’esercizio dei diritti contrattuali dei consumatori
Sulla base delle evidenze raccolte, l’AGCM impone pertanto l’oscuramento del sito in Italia tramite il sequestro di tutti i domini facenti riferimento a Private Outlet (privateoutlet.com, it.privateoutlet.com, espacemax.com, privateoutlet.biz ed altri ancora) e la pubblicazione dell’avviso sanzionatorio diramato dall’autorità. Alla Private Outlet S.r.l si chiede la sospensione di «ogni attività diretta a diffondere i contenuti del sito internet […] accessibile mediante richieste di connessione provenienti dal territorio italiano». Il Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza è stato allertato affinché vigili sull’effettiva adozione dei provvedimenti stabiliti.
Private Outlet, che sulle proprie pagine vanta ad oggi le recensioni ottenute da svariate testate online, dovrà pertanto fare i conti con la propria condotta e con la sentenza AGCM, così commentata dal Segretario Generale Adiconsum Pietro Giordano:
I comportamenti scorretti constatati dall’Antitrust non sono una novità nel settore dell’e-Commerce. Il Ministero dello Sviluppo Economico deve istituire una Centrale Rischi che permetta al consumatore di segnalare i siti non ritenuti corretti, e che sia in grado di procedere a controlli veloci ed eventuali chiusure del sito.
Adiconsum ribadisce la necessità di realizzare una certificazione dei siti sicuri, rispettosa di linee guida, concordate fra le aziende e i consumatori, strumento indispensabile per dare credibilità al mercato dell’e-Commerce e per salvaguardare gli imprenditori onesti.
Occorre, inoltre, tutelare tutti i cittadini Europei creando una rete transfrontaliera che diffonda, fra tutti i consumatori, le condanne dei vari Antitrust per arrivare poi a provvedimenti validi in tutta Europa.