Gli schermi arrotolabili e sottili come carta stanno ormai per arrivare sul mercato: verranno impiegati su smartphone e altri dispositivi elettronici, come già mostrato ad esempio da Samsung qualche settimana fa. Sono realizzati con una nuova tecnica che, utilizzando la comune tecnologia laser per scrivere i DVD, realizza fogli di grafene capaci di immagazzinare grandi quantità di energia.
È quanto spiega un gruppo di ricerca coordinato da Maher El-Kady dell’Università della California, a Los Angeles, che ha studiato la tecnologia che permetterà di produrre i display arrotolabili. Oltre che flessibili, saranno anche robusti e altamente conduttivi, tanto da essere utilizzati anche per immagazzinare grandi quantità di energia. Il segreto si cela in un laser a bassa potenza su un deposito di ossido di grafene per assottigliarlo e convertirlo in grafene. In questo modo, viene aumentata la loro capacità di immagazzinare energia.
Le possibili applicazioni sono moltissime e ci portano direttamente al futuro: dagli schermi arrotolabili alla carta da parati elettronica per case domotiche, fino all’elettronica indossabile che raccoglie e immagazzina energia grazie al movimento del corpo. Spiega Giampiero Contestabile della scuola Sant’Anna di Pisa:
La tecnologia al grafene è già avanti in molti settori e i tempi per ottenere applicazioni negli schermi tattili e ultraflessibii non sono davvero lontani. Qualche azienda ha già realizzato prototipi di schermi tattili e flessibili al grafene per computer e telefoni cellulari e si prepara a immettere i primi prodotti sul mercato a breve.
I display flessibili, sebbene basati sull’OLED, sono stati presentati da Samsung di recente, che lancerà i primi smartphone dotati di tale tecnologia entro fine anno. Qualcosa che, probabilmente, attirerà l’interesse dei consumatori più attratti dalle nuove tecnologie e dalle innovazioni. Di seguito un filmato che ne dimostra l’applicazione.
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