Consumer Reports, l’ente non profit che in passato non ha esitato a bocciare l’iPhone 4 dopo i problemi emersi in seno al famigerato Antennagate, non sembra essere pronto a scendere sul piede di guerra contro il nuovo iPad così come successo in passato. Le analisi del gruppo sono ad oggi l’elemento più affidabile nel bailamme delle critiche delle ultime ore e fotografano la situazione con test incrociati utili ad affiancare il nuovo tablet con l’edizione precedente.
Apple, va ricordato, non ha offerto risposte in merito e si è limitata a consigliare agli utenti preoccupati di rivolgersi all’AppleCare.
Consumer Reports ha messo alla prova il nuovo iPad eseguendo per 45 minuti consecutivi Infinity Blade II, così che le componenti del device potessero essere messe sotto sforzo computazionale ricreando artificiosamente le condizioni nelle quali si sarebbe potuto registrare un eventuale surriscaldamento. La prova è stata effettuata sia con il tablet in carica, sia in assenza di carica in corso. La temperatura ambientale entro cui i test sono stati effettuati è stata certificata a quota 22 gradi, al di sotto della quota massima consigliata da Apple per l’utilizzo del dispositivo. Le rilevazioni termiche sono state effettuate con un apposito rilevatore ottico che consentisse la misurazione e l’analisi delle parti responsabili di eventuali problemi.
Quel che Consumer Reports è riuscito a misurare è una temperatura massima pari a 113 gradi Fahrenheit (45 gradi centigradi) in assenza di collegamento di ricarica, soglia che raggiunge i 116 gradi Fahrenheit (46,5 gradi centigradi) in presenza di collegamento di ricarica. Come nelle segnalazioni antecedenti, un angolo specifico del tablet localizzato nella parte frontale risulta essere il punto più caldo del device.
Ai numeri che trapelano dalle misurazioni si affianca inoltre quella che è stata l’esperienza d’uso durante i minuti in cui il calore aveva raggiunto il suo massimo livello: Donna L. Tapellini certifica il fatto che il calore era chiaramente avvertibile al tatto, ma che al tempo stesso non arrecava alcun particolare disagio se non si prolungava il contatto con il tablet. L’iPad si scalda, insomma, ma non scotta.
Le misurazioni hanno verificato il fatto che il nuovo iPad si scaldi di circa 13 gradi Fahrenheit in più rispetto all’iPad 2, ma la cosa non è sufficiente a dimostrare la gravità delle accuse fin qui portate avanti contro Apple, né a dimostrare il blocco del device. I limiti della prova sono nella durata dell’utilizzo (45 minuti) e nell’assenza di varietà d’utilizzo (il test è relativo ad una sola applicazione), ma è questo al momento l’unico test realmente strutturato in grado di dimostrare i fatti oltre semplici testimonianze non meglio precisabili.
La questione non è pertanto ancora risolta né il problema è scientificamente smentito. Ma almeno ora il dibattito ha un punto di partenza condiviso su cui costruire le future prese di posizione.
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