Ancora problemi in arrivo per il nuovo iPad: dopo le accuse legate ai presunti surriscaldamenti cui gli utenti sarebbero andati incontro durante l’utilizzo, prontamente respinte da Apple sulla base dei dati relativi ai range di utilizzo del device, e quelle collegate a possibili difetti nella ricezione del segnale, ecco che anche la batteria del device finisce nell’occhio del ciclone. Secondo alcuni studi, infatti, la fase di carica della batteria del nuovo iPad sarebbe particolarmente lenta, soprattutto durante l’utilizzo del tablet.
Dopo le lodi, le critiche. Dopo le recensioni, le analisi. E su questa falsa riga il nuovo iPad continua a rimanere al centro delle attenzioni proprio nelle ore in cui sta per sbarcare anche nel nostro paese.
A segnalare tale possibile problema è la redazione di PCWorld, i cui test hanno fornito numeri che sembrano condannare l’ultimo nato in casa Apple: dei 43 tablet testati, la terza iterazione dell’iPad sembrerebbe essere quello che necessita del maggior tempo per portare a termine un intero ciclo di carica, con circa 6 ore stimate come tempo minimo per vedere la percentuale passare dallo zero al 100%. Una situazione, questa, che peggiora notevolmente qualora si intenda utilizzare il dispositivo durante la fase di carica, con una percentuale che resta sostanzialmente ferma al medesimo livello.
L’autore del report evidenzia infatti come due ore di collegamento ad una sorgente di energia elettrica non siano state sufficienti per vedere un incremento nella carica residua, nonostante durante l’utilizzo del device siano state disabilitate diverse feature tipicamente bisognose di grossi quantitativi di energia. E se nel caso segnalato da PCWorld la percentuale segnalata sul display resta sostanzialmente ferma, un test effettuato da MacWorld parla addirittura di una diminuzione di un punto percentuale durante il download di applicazioni dall’App Store, benché il dispositivo fosse regolarmente collegato alla presa di corrente.
Un confronto con l’iPad 2 ha poi messo in luce una notevole differenza nei tempi di carica, con quest’ultimo che riesce a garantire una velocità sensibilmente maggiore rispetto al suo successore. Trattasi probabilmente di una conseguenza dell’incremento della capacità delle celle che compongono la batteria del nuovo iPad, il quale riesce a garantire la stessa durata della seconda edizione nonostante i consumi specifici siano aumentati in maniera notevole a causa del Retina Display, del nuovo chip A5X con GPU dual-core e del maggiore quantitativo di memoria RAM da alimentare.
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