Facebook sta per annunciare l’acquisizione di oltre 750 brevetti da International Business Machines Corp. (IBM), aggiungendo quantità industriali di proprietà intellettuali al proprio portfolio che le permetteranno di difendersi meglio contro accuse di violazione reali ed eventuali. Lo rivela un soggetto che avrebbe seguito da vicino l’operazione, ma che preferisce rimanere anonimo in attesa che l’accordo venga ufficializzato dalle due aziende. I brevetti coprono diverse tecnologie, in particolare software e networking, e andrebbero ad unirsi ai 56 rilasciati e alle 503 richieste di registrazione effettuate presso gli uffici USPTO.
L’obiettivo, si comprende, è quello di rafforzare le difese in vista della dura battaglia legale contro Yahoo, che porterà il colosso dei social network in tribunale per la presunta violazione di brevetti che coprono le funzioni del sito web appartenenti all’azienda di Sunnyvale. Erin-Michael Gill, managing director presso MDB Capital Group LLC, sostiene che Facebook potrebbe aver sborsato centinaia di milioni di dollari per l’acquisizione, ma trattasi di un investimento necessario per poter tutelare l’innovazione fin qui fatta propria.
Un investimento necessario, però, su cui non arrivano ancora conferme da parte di Palo Alto con il team di Mark Zuckerberg che preferisce trincerarsi nel più classico dei no comment, così come ha fatto IBM. Atteggiamento che oggettivamente sembra indicare la strada verso un annuncio ufficiale nei prossimi giorni. Al centro dell’attenzione tanto il lato legale quanto quello economico della questione: Facebook è ormai prossimo all’approdo a Wall Street e la vertenza Yahoo rappresenta oggi un rischio concreto che la borsa vorrà soppesare con attenzione.
L’accusa da parte di Sunnyvale parla della violazione di diritti su brevetti legati a privacy, pubblicità e informazione su internet per un totale di 10 proprietà intellettuali. Oltre al blocco delle violazioni, è stato richiesto ovviamente un consistente risarcimento danni. I 750 brevetti di IBM potrebbero però fungere da scudo e rendere la battaglia meno scontata del previsto.