Se Research In Motion intende riaffermare la propria posizione sul mercato ha il dovere immediato di invertire la rotta e dimostrare di poter conservare la propria posizione nonostante iOS, nonostante Android e nonostante Windows Phone. Se Research In Motion intende salvarsi, deve immediatamente raccogliere risultati e chiarire che non intende mollare la presa tanto in fretta. Se Research In Motion intende riprendere la marcia, deve sperare in BlackBerry 10: è questa l’ultima vera speranza di un gruppo che affida il proprio destino alla nuova versione del sistema operativo mobile sul quale lavora ormai da mesi.
Nessun nuovo device, per ora, per cui tutta l’attenzione è focalizzata sul software. Perché è qui che si giocherà la partita principale, ed è su questo punto che gran parte della critica vede RIM in cronico ritardo.
BlackBerry 10 è visto da molti come una declinazione di Windows Phone in termini di interfaccia in virtù delle “tile” di contenuto sulla home screen, ma ha sostanziali punti di differenziazione rispetto a tutti i principali sistemi concorrenti. Tra le caratteristiche di maggior pregio v’è un pieno supporto al multitouch, il che consente nuove modalità di switch tra un’app ed un’altra senza interruzione dei lavori. BlackBerry 10 ha fatto capolino durante la presentazione RIM, nella quale l’organizzazione degli elementi e le gesture previste per l’interazione hanno messo in evidenza il nuovo approccio infuso nel progetto e le intuizioni con cui il gruppo spera di poter dimostrare quanto BB10 non voglia scimmiottare la concorrenza. Anzi.
RIM lo definisce come un “sistema operativo mobile“, evitando quindi di limitarne l’applicazione a smartphone e tablet: BB10 sembra voler andare oltre, nutrendo ambizioni ad esempio anche per le dotazioni informatiche di bordo per le automobili, così da guardare ad un ecosistema più ampio di quello che potrebbe descrivere ad esempio l’abbinata iPhone/iPad. Le prime immagini sul futuro BlackBerry sono offerte da The Verge:
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Research In Motion ha ora una necessità assoluta: richiamare a sé gli sviluppatori, tentando di far capire loro quanto lucrativo possa essere il mondo BlackBerry. Un marketplace vuoto è infatti un tallone d’Achille insopportabile che taglierebbe le ali al futuro del gruppo, possibilità che occorre quindi fugare fin da subito. La promessa di RIM è pertanto altisonante: gli sviluppatori che porteranno su BB10 applicazioni di qualità, potranno veder garantito un introito da 10 mila dollari. Quel che non arriverà dagli acquisti, insomma, arriverà dal gruppo stesso, pronto a firmare assegni per quelle app certificate in grado di raccogliere in autonomia almeno 1000 dollari e tali da aggiungere qualità ed interesse al marketplace. Così facendo si incoraggiano i developer a tentare l’avventura, arrischiando il proprio tempo in favore di una causa che potrebbe garantire un rientro minimo tale da solleticare l’appetito di talune produzioni. Il developer toolkit è stato distribuito in contemporanea alla presentazione, completando così il richiamo a dita incrociate indirizzato agli sviluppatori.
Interessante la funzione di scrittura predittiva dimostrata durante l’evento: mentre si digita sulla tastiera QWERTY dell’interfaccia, infatti, compaiono alcune parole che il sistema intuisce possano essere quelle desiderate: un piccolo scorrimento del dito verso l’alto è in grado di completarne la composizione, accelerando così in modo significativo la digitazione del messaggio. Trattasi di una funzione sicuramente interessante e sicuramente diversa da quanto proposto dalle tre maggiori piattaforme concorrenti, una differenziazione importante che soprattutto in ambito business può riconsegnare vantaggi reali in termini di precisione, velocità e fluidità nella scrittura:
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La funzione che ha attirato maggior sorpresa durante la presentazione di BlackBerry 10 è però soprattutto un’app integrata nel sistema operativo ed ereditata dalla svedese Scalado. Tale funzione consente di effettuare una fotografia e di poter operare in post-produzione per migliorarne significativamente la qualità. L’app concentra sui volti umani la propria utilità: invece di una fotografia, infatti, viene scattato un vero e proprio filmato di pochi secondi, consentendo dopo lo scatto di poter scegliere (volto per volto) quale possa essere il momento migliore per immortalarne l’espressione. Il problema degli occhi chiusi o di un sorriso tardivo viene così risolto muovendo semplicemente il dito sullo schermo, cercando per ogni persona ritratta il momento migliore e ricomponendo così a posteriori l’attimo migliore per una foto perfetta.
Riuscirà RIM nell’impresa? Da più parti si esprimono forti dubbi in merito. Sebbene BlackBerry 10 mostri significativi passi avanti rispetto alle versioni precedenti ed alle fallimentari offerte Playbook, il sistema appare comunque ancora sempre in ritardo, accumulato peraltro più a livello strategico che non soltanto in termini di codice. Se iOS e Android sono ormai in fuga, lo stesso Windows Phone appare in vantaggio e nel momento in cui BB10 giungerà sul mercato Windows 8 avrà ormai unificato l’esperienza Microsoft attorno ad una sola piattaforma aprendo un valore aggiunto significativo che rischia di mettere all’angolo l’offerta RIM. Il colpo di reni potrebbe non bastare, insomma: il mondo BlackBerry sta giocando una partita fondamentale e BlackBerry 10 ne rappresenta l’estrema speranza.