Il Regno Unito sta investigando sul nuovo iPad e a tutt’oggi porta avanti alcuni dubbi circa la bontà della comunicazione del gruppo a proposito della famigerata connettività 4G promessa dall’azienda di Cupertino. Il problema è il medesimo che ha già portato in Australia ad un patteggiamento con le autorità ed al passo indietro del gruppo circa la promessa “4G” che il tablet non è in grado di assolvere al di fuori di Stati Uniti e Canada.
Il problema è noto: il nuovo iPad dispone di connettività 4G, ma al tempo stesso tale possibilità non è sfruttabile al di fuori della copertura di pochi carrier isolati al continente americano. In Europa, infatti, v’è un doppio ordine di problemi ad ostacolare l’alta velocità dell’LTE su iPad: da una parte v’è una copertura estremamente scarsa del territorio, il che già rende del tutto improbabile l’uso del 4G sul vecchio continente; dall’altra v’è l’incompatibilità di frequenze che rende non solo improbabile, ma effettivamente impossibile, la connessione a qualsivoglia rete LTE incontrata.
La Advertising Standards Authority (ASA) ha iniziato ad investigare sul problema ed ha ricevuto da Apple la promessa di non promuovere più nel Regno Unito il nuovo iPad come “4G”. Tuttavia sul sito Web tale appellativo non è ancora stato rimosso, ma soltanto condito con una precisazione in calce che precisa i dettagli dell’informazione pubblicata.
Il caso rimane pertanto aperto e dalle autorità giunge ad Apple soltanto una richiesta di chiarezza: il 4G non è disponibile agli effetti sul vecchio continente ed ogni promessa in tal senso è pertanto ingannevole. Se Apple non rimuoverà ogni riferimento esplicito alla connessione LTE, dunque, potrebbe incappare in sanzioni. La concertazione tra le parti è comunque in piedi da settimane e difficilmente si giungerà alla rottura: Apple ha dalla sua carte valide da giocare per portare avanti la promessa 4G, pur in tutta la sua ambiguità di fondo.
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