Microsoft subisce due schiaffi da Motorola, ma porge l’altra guancia e chiede di ridiscutere della questione. Si può riassumere così l’ennesima vittoria legale ottenuta in Germania dal gruppo acquisito da Google, il tutto all’interno di una guerra senza confini che mette i brevetti al centro di una contesta che ha già coinvolto anche la Commissione Europea. E la cui conclusione non sembra essere prossima ad avvenire.
I fatti narrano di una sentenza nuovamente a favore di Motorola: i brevetti EP0538667 e EP0615384 sarebbero stati violati da prodotti quali Windows 7 e Xbox 360. In conseguenza di quanto acclarato, la Corte ha intimato pertanto a Microsoft di ritirare i propri prodotti dal mercato, ma il tutto non andrà a compimento poiché il gruppo di Redmond ha già preannunciato ricorso e la distribuzione potrà pertanto proseguire indisturbata almeno fino al prossimo grado di giudizio.
Ma è a questo punto che intervengono problematiche ulteriori che rendono complesso il caso. I due brevetti, infatti, sono relativi al codec H.264 utilizzato nell’80% dei video digitali: Microsoft avrebbe utilizzato i brevetti in questione senza licenza, ma al tempo stesso contesta il modo in cui Motorola offre le licenze alle aziende terze e contesta a fondo quanto richiesto per regolarizzare la propria posizione. Secondo Microsoft, infatti, tali brevetti sono fondamentali per gli standard e sono pertanto assoggettabili a termini di licenza FRAND (equi, ragionevoli e non discriminatori). Motorola, invece, avrebbe richiesto royalty estremamente alte, rendendo pertanto impossibile a Microsoft la regolarizzazione della posizione ora condannata in tribunale.
Il caso è da tempo in discussione e la stessa Commissione Europea sta vagliando la posizione di Motorola sulla questione. Mentre l’UE approfondisce il problema, Microsoft potrà continuare a vendere i propri prodotti anche in territorio tedesco, in attesa di un nuovo pronunciamento e dell’eventuale ribaltamento della sentenza di primo grado.