Il caso non è forse paradossale quanto quello delle lauree albanesi che hanno creato scompiglio in Italia, ma gli esiti sono sicuramente ancor più incisivi: i vertici di Yahoo sono caduti a causa di una laurea dichiarata (ma mai conseguita) da parte dell’ex-CEO Scott Thompson e per il gruppo si apre pertanto una nuova tempesta riorganizzativa che costringe il board a ricominciare per l’ennesima volta da zero.
Le vicissitudini sono note: Scott Thompson, colui il quale (proveniente da PayPal) ha ereditato a suo tempo la guida di Yahoo da Carol Bartz, ha presentato all’interno del proprio curriculum una laurea in informatica mai ottenuta. Medesimo titolo era anche all’interno della documentazione presentata alla SEC ed alcune interviste ripescate dal passato confermavano il fatto che Thompson fosse conscio della presenza nel curriculum di tale titolo. Non solo si è dimostrato l’errore, insomma, ma si è configurata anche una situazione di dolo che ha messo immediatamente l’ex-CEO con le spalle al muro. Le critiche si sono pertanto presto sollevate sulla scia della denuncia proveniente dagli azionisti Yahoo: Daniel Loeb ha guidato la rivolta e ne esce tanto con una vittoria quanto con un ruolo nel nuovo board.
Ross Levinsohn, già responsabile del gruppo nel nord America, assumerà il ruolo di CEO ad interim in attesa che il board trovi una nuova guida. Fred Amoroso assume la presidenza del Board of Director e nel team troverà i tre nuovi entranti Daniel S. Loeb, Harry J. Wilson e Michael J. Wolf. Formalmente, invece, l’addio di Scott Thompson avviene per dimissioni spontanee causate da non meglio precisati (ma del tutto noti) “motivi personali”.
Update
Scott Thompson non avrebbe rassegnato le dimissioni soltanto a causa della laurea mai conseguita, ma anche e soprattutto per gravi problemi di salute.