Quando mancano soltanto poche ore all’esordio di Facebook al Nasdaq, il prezzo potenziale delle azioni sembra subire una prima impennata. Le carte presentate da Mark Zuckerberg prefiguravano infatti un range della quotazione pari a 28/35 dollari circa, ma ad oggi il mondo degli investitori sembrano proiettare già il valore verso 34/38 dollari.
Uno scarso interesse nei confronti delle azioni? L’incauto uso della felpa da parte di Mark Zuckerberg nella presentazione del gruppo presso i palazzi di Wall Street? I timori dei giorni scorsi sembrano a questo punto diventare semplici chiacchiere, perché la realtà che va prefigurandosi è invece quella ipotizzata da Steve Wozniak: Facebook interessa eccome e la sua quotazione potrebbe essere la maggiore di sempre per un esordiente sul mercato azionario.
Se tali cifre fossero confermate, sarebbe superata la fatidica soglia dei 100 miliardi di dollari a cui invece soltanto fino a pochi giorni fa non si pensava si sarebbe arrivati prima dell’apertura delle contrattazioni.
Il prezzo lo farà infine il mercato. Warren Buffet ha spiegato che rimarrà lontano dalle prime offerte poiché nella sua logica non considera appetibili le matricole. Facebook da parte sua vede pendenti i problemi con Instagram e con Yahoo a mettere in pericolo parte del valore potenziale del gruppo, mentre le novità relative a monetizzazione e mobile delineano tutto l’impegno dal punto di vista tecnico per portare al social network nuove soluzioni ed una miglior esperienza possibile per l’utenza.
Oggi la community Facebook comprende oltre 900 milioni di persone. Per alcuni tutto ciò è un fenomeno sociale senza precedenti, per altri potrebbe essere invece presto un fenomeno finanziario che potrebbe nascere con un immediato record.