Google Project Glass è uno dei progetti di maggiore interesse per gli appassionati di tecnologia, ma ancora non è noto quando diverranno realtà; intanto, viene reso noto come l’azienda di Mountain View abbia registrato tre brevetti inerenti gli occhiali per la realtà aumentata, ma al contempo abbia diramato una cattiva notizia per coloro che li stanno attendendo. Il gruppo avrebbe infatti esagerato nell’esaltarne le potenzialità al momento dell’annuncio tramite apposito video.
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Google ha depositato le tre proprietà intellettuali all’USPTO lo scorso 26 ottobre e sono stati approvati proprio in queste ore. Descrivono «un dispositivo di visualizzazione indossabile», ma l’elemento in vetro che servirebbe per il display non è coperto dal brevetto. In generale, Mountain View possiede le licenze relative al design dello chassis e alla costruzione complessiva del dispositivo.
Come aveva sottolineato Sergey Brin, Google Project Glass è ancora attualmente allo stato di prototipo ed è possibile che, nel momento in cui gli occhiali saranno commercializzati sul mercato, possano cambiare forma, ad esempio arrivando privi della cornice oppure addirittura delle lenti vere e proprie, dato che nei brevetti non v’era alcuna menzione circa l’eventuale display integrato.
Nel video offerto da Google in occasione della presentazione del particolare progetto, l’azienda aveva mostrato una sorta di occhiali che potrebbero essere utilizzati come uno smartphone da comandare esclusivamente via voce. Una tecnologia che avrebbe offerto agli occhi degli utenti delle immagini nitide, fluide, praticamente perfette, dell’interfaccia utente e delle applicazioni possibili tramite tale tecnologia per la realtà aumentata. Sembra però che Google abbia in qualche modo “esagerato” la presentazione per spettacolarizzarne la resa e che i Project Glass non siano destinati ad esordire propriamente con questa forma e con questa qualità dell’esperienza risultante.
Un portavoce dell’azienda ha infatti ammesso che la UI dei Project Glass non sarà come quella vista nell’accattivante video-demo mostrato nelle scorse settimane, ma che piuttosto mostrerà delle informazioni di base e dei pulsanti in base al contesto in cui si ci trova. E forse sarà tutto qui.
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