La pressione di un pulsante, accompagnata dal suono di una campanella, ha sancito l’ingresso di Facebook in borsa. Dall’istante in cui Mark Zuckerberg ha dato il via alle contrattazioni il social network di Menlo Park è stato costantemente al centro delle attenzioni di tutto il mondo, con azioni distribuite tra acquirenti di tutto il mondo intenzionati a sfruttare al volo l’occasione del debutto nel NASDAQ. Dopo continue oscillazioni del titolo, però, ecco giungere un risultato finale piuttosto deludente: +0.61% rispetto al prezzo di collocamento, con una valutazione finale di 38.32 dollari per azione.
L’andamento del titolo nel pomeriggio di ieri lasciava presagire uno scenario piuttosto favorevole per l’azienda di Mark Zuckerberg, con un +10% teoricamente destinato ad aumentare entro il termine delle contrattazioni. Gli oltre 100 milioni di azioni scambiate nei primi minuti di vita del social network all’interno del listino dei titoli tecnologici a stelle e strisce, del resto, confermavano l’incredibile interesse da parte del mondo della finanza nei confronti del gruppo, ma non sono bastati ad incrementare in maniera sostanziale la valutazione delle azioni.
L’esordio di Facebook in borsa, d’altro canto, rappresenta pur sempre un evento di quelli che resteranno nella storia del settore economico: trattasi infatti della più importante IPO per un’azienda appartenente al mondo di Internet, la terza in graduatoria se si considera invece la totalità dei gruppi divenuti pubblici nel tempo, con una valutazione complessiva di 115 miliardi di dollari. Soltanto General Motors e Visa hanno fatto meglio della creatura di Zuckerberg, la quale può guardare dall’alto in basso giganti del calibro di McDonald’s, Amazon e Disney.
Il volume d’affari della giornata di ieri è stato dunque di circa 16 miliardi di dollari, di cui 6.8 rappresentano il guadagno per l’azienda di Menlo Park. L’impressione generale è tuttavia che intorno all’esordio di Facebook in borsa si sia creata un’aspettativa superiore alle reali capacità del gruppo in un momento come questo, con l’IPO che ha risentito inevitabilmente del periodo negativo vissuto da Wall Street. La valutazione dell’ingresso nel mercato pubblico per il social network, però, non può prescindere da un’attenta analisi delle prime settimane nel listino, durante le quali potrebbero esservi importanti novità sia in senso positivo che negativo.