Per la prima volta da diversi mesi Apple e Samsung seppelliranno momentaneamente l’ascia di guerra e siederanno ad un tavolo per discutere una possibile pace. L’incontro tra i vertici delle due aziende, voluto fortemente dalla Corte di San Francisco per cercare di tamponare una vicenda che rischia di degenerare più di quanto non abbia fatto fino ad oggi, si terrà nella giornata odierna e durerà fino a domani, con Tim Cook, CEO di Cupertino, e Gee-Sung Choi, Vice Chairman dell’azienda asiatica, pronti a risolvere di comune accordo (o almeno pronti ad un tentativo) la battaglia legale che mette le parti una contro l’altra da mesi.
Materia della discussione saranno le accuse mosse da una parte e dall’altra nei confronti dei rivali: da un lato Apple, che continua a voler dimostrare come prodotti come iPhone ed iPad siano stati eufemisticamente “fonte di ispirazione” per l’azienda sudcoreana, con parole piuttosto dure da parte del numero uno di Cupertino nei confronti delle scelte progettuali del gruppo asiatico; dall’altro Samsung, che non solo vuole dimostrare la propria innocenza, ma getta in campo svariati brevetti che ritiene siano stati violati dalla mela morsicata; nel mezzo, i giudici californiani che faranno da mediatori tra i vertici delle due società.
L’incontro in programma tra oggi e domani assume dunque i connotati di un ultimo disperato tentativo da parte delle autorità di fare da pacieri al fine di consentire alle due aziende di risolvere la vicenda senza ricorrere a pesanti verdetti in aula di tribunale. La prima sentenza negli Stati Uniti, del resto, è attesa per il prossimo mese di giugno e potrebbe rappresentare l’inizio del declino di una delle compagnie high-tech più importanti al mondo: in ballo vi è infatti l’egemonia nel settore dell’elettronica di consumo a 360 gradi ed un’eventuale verdetto favorevole ad una delle due società potrebbe spostare gli equilibri in maniera permanente.
La complessità del caso, con oltre 50 denunce distribuite in tutto il mondo, rende tuttavia la trattativa piuttosto difficile e ad oggi gli esperti di diritto preferiscono non sbilanciarsi circa l’esito di tale incontro. Entrambe le società sembrerebbero però essere propense quanto meno a mettere sul piatto una propria proposta al fine di scrivere la parola fine in calce ad uno dei capitoli più importanti della storia del mondo tecnologico dal punto di vista legale. I presupposti per un accordo, insomma, potrebbero essere presenti: non resta che attendere per verificare se ad essi si accompagni la volontà da parte delle due società di venirsi incontro l’un l’altra.