Google, i numeri della lotta alla pirateria

Google e la lotta alla pirateria: ogni settimana il motore di ricerca riceve 250000 richieste per la rimozione di link a materiale pirata.
Google, i numeri della lotta alla pirateria
Google e la lotta alla pirateria: ogni settimana il motore di ricerca riceve 250000 richieste per la rimozione di link a materiale pirata.

Google torna a parlare della lotta alla pirateria e alla diffusione di link verso il download non autorizzato di materiale protetto da diritto d’autore, con un post comparso nella giornata di ieri sul blog ufficiale. La società di Mountain View dimostra di essere costantemente impegnata nell’ascoltare le richieste di eliminazione dei risultati ritenuti illegali, fornendo anche qualche cifra sulla mole di lavoro che questo comporta, sensibilmente aumentata nel corso degli ultimi anni.

Ogni settimana vengono segnalate oltre 250.000 pagine da analizzare, per decidere se farle scomparire o meno dai risultati della ricerca, lo stesso numero registrato in tutto il 2009. Soltanto nell’ultimo mese le richieste inoltrate a bigG sono state pari a 1,2 milioni, un carico tale da richiedere a Google l’elaborazione di soluzioni atte a semplificare il processo di verifica, come spiega Von Lohmann nel suo intervento.

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Ma quali sono le aziende o le associazioni che più di altre si rivolgono a Mountain View per l’eliminazione dei link pirata? Prendendo in esame i dati relativi agli ultimi 30 giorni si trova in testa Microsoft con ben 536.716 URL, seguita da NBCUNIVERSAL (165.662) e British Record Music Industry (151.087). Tre realtà per altrettanti ambiti legati alla distribuzione tramite Web: software, contenuti multimediali e musica.

Per quanto riguarda invece i siti maggiormente presi di mira, ovvero quelli che ospiterebbero illegalmente materiale protetto da copyright, in prima posizione c’è filestube.com con 41.307 link, poi torrentz.eu (22.551) e infine 4shared.com (20.158). Con la chiusura di Megaupload avvenuta nel gennaio scorso, dunque, sembrano essere queste le mete preferite di chi condivide o scarica file in modo illecito.

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