La guida AGCOM sembra essere improvvisamente diventato un ruolo particolarmente ambito, sul quale ambizioni, attivismo e valore convergono in una lista composta da decine di candidati per succedere al ruolo che fu di Corrado Calabrò.
Nella documentazione portata online da Agorà Digitale emergono i nomi di quelli che sono i candidati ufficiali al ruolo presso l’Authority. L’elenco è composto da pochi nomi noti e molti sconosciuti, alcune espressioni politiche e molte candidature provenienti direttamente dal Web, il tutto con una serie di tecnici di sicuro valore a concorrere per una poltrona che deve anzitutto essere di controllo ed esecuzione più che di politiche dell’innovazione (e non sempre la distinzione è chiara quanto potrebbe apparire).
Tra i nomi più in vista nel lungo elenco pubblicato emergono alcuni profili di spicco, tra i quali Maurizio Décina (un profilo di indubbio spessore la cui candidatura è stata supportata da AGCOM), Stefano Quintarelli (oggi direttore dell’Area Digital per il Sole 24 Ore) o Fulvio Sarzana (da tempo noto per il forte impegno nel diritto applicato alle nuove tecnologie). Personaggi quali Stefano Rodotà, Antonio Martuscello, Valerio Onida, Gustavo Zagrebelsky o Zeno Zencovich completano il quadro.
I curriculum saranno ora valutati dai partiti (i quali stanno facendo trapelare in queste ore le singole posizioni) e fin dalla giornata di domani potrebbe giungere il nuovo nome su cui penderà la responsabilità di controllare il mondo delle comunicazioni italiano, una matassa fatta di frequenze, banda larga, digitale terrestre, pirateria e molte altre questioni irrisolte ed urgenti.