Da poche ore si è concluso l’incontro annuale di Google con i propri azionisti ed è stata questa l’occasione per presentare una importante novità nel quadro strutturale delle azioni del gruppo: una nuova classe di azioni “C” è stata infatti aggiunta alle azioni “A” e “B” preesistenti, elemento che segna un cambiamento formale pressoché nullo, ma che al tempo stesso offre a Larry Page e Sergey Brin lo strumento necessario per continuare lo sviluppo dell’azienda senza tuttavia dover per questo cedere il controllo del gruppo o perderne il saldo controllo fin qui detenuto.
La manovra ha raccolto ampie proteste per il modo più che per il merito, considerato come una azione scomposta per riportare nelle mani dei fondatori il pieno controllo senza margini di scalata per qualsivoglia altro attore esterno. La concentrazione di potere, più che le conseguenze formali dello split, sono state dunque al centro delle critiche, poiché uno dei gruppi più importanti del mondo si trova ora sempre più strettamente dipendente dalle sorti e dalle intuizioni di due sole persone.
Lo split è stato approvato, ma il gruppo non ha tuttavia fatto sapere a quanto ammonti la maggioranza che ha supportato questo tipo di decisione. L’operazione non avverrà comunque prima dei mesi autunnali, poiché per procedere occorre anzitutto dirimere una questione legale sollevata da parte degli azionisti contro la proposta avanzata da Page e Brin per saldare la guida del gruppo ed assicurare ai fondatori il pieno controllo sulle decisioni strategiche future.
La sorpresa dell’evento è stata nell’assenza del padrone di casa, Larry Page, attuale CEO di Mountain View. Secondo quanto spiegato da Eric Schmidt, tornato temporaneamente in sella per l’occasione, Page avrebbe semplicemente perso la voce e sarebbe stato quindi fisicamente impossibilitato a partecipare. La mancanza di ulteriori precisazioni non consente di saperne di più sullo stato di salute di Page, tuttavia il problema sembra poter essere passeggero ed in nessun modo in grado di metterne in discussione il ruolo di amministratore delegato.