Nel dicembre dello scorso anno Kim Dotcom annunciava l’arrivo di un servizio musicale con il quale gli artisti avrebbero potuto vendere le proprie tracce direttamente agli utenti, con introiti pari al 90% dei ricavi. Nonostante sia ancora in arresto ed i suoi beni siano stati congelati dalle autorità, il fondatore di Megaupload non si dà per vinto: tramite il proprio account Twitter ha infatti annunciato che il progetto non è stato accantonato, ma giungerà presto online per sfidare da vicino gli altri nomi più importanti nel settore della musica digitale online.
Dotcom, insomma, da un lato continua a proclamare la propria innocenza, con il team di avvocati assoldati per dimostrare tale tesi costantemente all’opera, dall’altro invece non intende mollare la presa dai progetti partoriti prima del blitz da parte delle autorità su mandato dell’FBI. Megabox, questo il nome del servizio per la distribuzione e la condivisione di brani musicali in Rete, sancirà dunque il ritorno del fondatore di Megaupload sulla scena del Web.
Il lancio di un simile progetto potrebbe inoltre essere un ulteriore tassello nel mosaico difensivo che i legali di Dotcom intendono erigere al fine di scagionare quest’ultimo dai reati per i quali è incriminato. Sin dalla sua nascita, Megaupload è stato definito come un servizio dedicato all’upload di file per fini di backup o condivisione nel pieno rispetto delle leggi vigenti in materia di copyright e l’apertura di Megabox potrebbe quindi essere mirata alla dimostrazione degli scopi legali della società. Collaborare alla distribuzione di brani musicali al di là dei contesti legati alla pirateria, insomma, potrebbe essere un messaggio lanciato da Dotcom e dal suo team tanto alle autorità statunitensi quanto all’utenza mondiale.
Ciò che è certo, però, è che l’ex numero uno di Megaupload non perde le proprie speranze, così come non mette da parte il proprio lato umoristico nonostante la situazione dal punto di vista legale sia, eufemisticamente, complicata. In diversi tweet, infatti, Dotcom ha pubblicato messaggi ironici sull’FBI e le autorità a stelle e strisce, continuando inoltre a definire la chiusura del proprio cyber-locker come un complotto politico ad opera del governo Obama in vista delle prossime elezioni negli USA.
In un’intervista telefonica concessa alla redazione di TorrentFreak, inoltre, Dotcom ha annunciato che molto presto saranno svelate importanti rivelazioni, riferendosi probabilmente a dichiarazioni da parte di persone coinvolte nella vicenda Megaupload che potrebbero cambiare drasticamente le carte in tavola.