Google e Commissione Europea sono piuttosto vicini ad un accordo: è questo l’ultimo dettaglio che emerge circa le indagini condotte dell’Antitrust europeo nei confronti del gigante delle ricerche, accusato in più occasioni di aver infranto le leggi vigenti nel Vecchio Continente in materia di concorrenza scorretta. Il gruppo di Mountain View sembrerebbe quindi aver accettato la proposta messa sul piatto dal Commissario Almunia, venendo incontro alle richieste di individuare una soluzione in grado di porre fine al problema prima che si sfoci in una vera e propria battaglia legale.
Al momento non sono noti i dettagli di un’eventuale bozza relativa ad un accordo tra le parti, ma sembrerebbe che siano state gettate le basi per dialoghi futuri mediante i quali individuare un giusto compromesso tra le esigenze di Google di continuare ad essere il dominatore nel campo della ricerca online e la volontà da parte dell’Unione Europea di garantire che ciò avvenga nel rispetto della legge. Al centro della discussione vi sono i quattro punti sottolineati da Alumina a Schmidt in una lettera dello scorso maggio, così come la questione legata alle ricerche in chiave mobile.
Per Google si tratta insomma di un primo passo mosso nella direzione dell’UE, confermando l’intenzione da parte del gigante delle ricerche di non spostare la vicenda su di un terreno potenzialmente pericoloso in termini economici quale quello dello scontro legale. L’esperienza vissuta da Microsoft con l’Antitrust europea, caratterizzata da una multa da quasi 500 milioni di euro comminata dall’allora Commissario Mario Monti, suggerisce infatti massima cautela in tal senso e da Mountain View trapela la volontà di venire incontro alle richieste dell’UE piuttosto che difendere a spada tratta la propria innocenza.
L’UE si mostra irremovibile, Google si trova costretta a trattare. Il rischio per Google è quindi quello di vedersi recapitare una multa pari al 10% dei propri ricavi, ovvero all’incirca una cifra prossima ai 4 miliardi di dollari secondo le stime redatte per il 2011. Presto potrebbero quindi giungere ulteriori novità, con l’azienda californiana che potrebbe proporre ad Almunia una serie di misure utili a far rientrare l’allarme dell’Antitrust.