L’iPhone 5 sarà in grado di riconoscere l’utente grazie a semplici parametri biometrici? Il prossimo iPad sarà in grado di effettuare una autenticazione leggendo le impronte digitali? La prossima iTV sarà in grado di riconoscere un utente sulla base dei suoi tratti somatici proponendo contenuti mirati o login automatici? Ad oggi non è ancora possibile dare una risposta a tali quesiti, ma le suggestioni sono destinate a farsi sempre più tangibili dal momento in cui Apple ha concluso l’acquisizione del gruppo AuthenTec Inc.
L’acquisizione della AuthenTec Inc da parte del gruppo Apple è avvenuta per un controvalore pari a 356 milioni di dollari con un premio riconosciuto all’attuale proprietà pari al 58% sulla valutazione antecedente. “The power of touch” è il fulcro dell’offerta di un gruppo che soltanto pochi giorni or sono aveva siglato un contratto di fornitura con la Samsung e che ora si ritrova tra le mani il denaro proveniente invece da Cupertino.
Il gruppo annovera oggi tra i propri principali clienti nomi quali Alcatel-Lucent, Cisco, Fujitsu, HBO, HP, Lenovo, LG, Motorola, Nokia, Orange, Samsung, Sky e Texas Instruments. Per Apple, insomma, il colpo è di doppio valore: oltre a far propria una tecnologia di valore, viene estromessa al tempo stesso dalle mani della diretta concorrenza. E nei confronti di Samsung rappresenta inoltre un chiaro dispetto, poiché va a sottrarre al diretto concorrente una delle armi più importanti nell’accreditamento dei propri smartphone presso la clientela business.
L’azienda acquisita, con sede a Melbourne in Florida, possiede circa 200 brevetti relativi a sensori di lettura delle impronte digitali e rappresenta uno dei gruppi leader nella sicurezza basata sulla lettura di dati biometrici. Tale operazione non può che rivelarsi pertanto strategica, portando a Cupertino esperienza, tecnologie e proprietà intellettuali da monetizzare ora tramite l’adozione di tali soluzioni all’interno dei prodotti con la mela morsicata.
Alla luce dell’operazione (certificata da apposita comunicazione alla SEC), la suggestione di un iPhone pensato per riconoscere l’utente tramite la fotocamera o le impronte digitali è tutto fuorché un’ipotesi lontana: se e quando tali tecnologie saranno effettivamente adottate non è ad oggi dato sapersi, ma appare chiaro il fatto che il team di Cupertino abbia ora ogni risorsa necessaria per far compiere ai propri device un passo di questo tipo. La cui portata, soprattutto in ambito business, sarebbe di ampio respiro.