App Store subisce l’invasione degli zombie. No, non si tratta dell’ultima mania del Web e nemmeno di software malevolo, bensì di applicazioni che non ricevono download, recensioni e stelline. Delle app in stato comatoso-vegetativo, che potrebbero addirittura raggiungere la cifra di 400.000.
Il dato è stato rivelato da Adeven, società d’analisi del traffico e dei mercati virtuali, attraverso l’apposito tool AppTrace: ne emerge un quadro poco edificante per App Store, con 2/3 di applicazioni praticamente morte, perché non colgono le attenzioni degli utenti più orientati verso titoli blasonati o software alti di posizione nella classifica dello store virtuale. Così ha dichiarato Christian Henschel, CEO dell’azienda:
«La realtà è che vi sono solo un paio di centinaia di app in grado di raggiungere buoni download. Tutto dipende dal sistema chiuso di Apple: è difficile trovare applicazioni. Non vi è una ricerca vera e propria, quindi l’unico modo per scoprire nuove app è sfogliare la classifica.»
In realtà un tool di ricerca in App Store è presente e funziona anche discretamente, ma è indubbio che l’utente si senta più attratto dalle app in classifica, o suddivise per categoria, rispetto alla ricerca di un singolo software specifico. Il dato rimane comunque allarmante, perché 400.000 app zombie su quasi 700.000 totali apre a possibili polemiche sulla fallacia del negozio di Cupertino.
Interessante sarebbe anche vagliare quante app Zombie risiedono sui melafonini degli utenti, ovvero quante vengono scaricate per essere poi dimenticate in qualche cartella affollata. In questo caso il dato potrebbe essere addirittura più drammatico rispetto a quello di App Store.