La Francia sembra vicina all’addio più atteso: l’Hadopi, eredità scomoda dell’era Sarkozy, potrebbe presto cadere sotto i colpi di un taglio dei finanziamenti che, spread e rating alla mano, potrebbe diventare una buona scusante per far pulizia tra le voci a bilancio meno amate, meno utili e meno opportune.
La Commissione Europea non ha mai nascosto la propria opposizione all’approccio francese alla difesa del copyright, ma con Sarkozy al potere l’agenzia è rimasta comunque al suo posto portando a segno i primi “strike” ed inviando le prime email alle utenze colpite in recidiva. L’Hadopi ha la funzione di monitorare il traffico dell’utenza, valutare eventuali violazioni di copyright e quindi notificare (via mail prima e via posta poi) la necessità di interrompere le violazioni per non incorrere nella disconnessione dalla Rete.
Al momento non sono state ancora prese decisioni di alcun tipo, ma il ministro per la cultura Aurélie Filippetti ha messo in mano a Pierre Lescure (CEO Canal+) il compito di valutare come e se rivedere i fondi e gli interventi nel settore. Il tutto con indicazioni chiare: la Filippetti ha espressamente considerato abnorme il costo della commissione, ha sottolineato la sua incapacità di raggiungere l’obiettivo ed ha infine tratteggiato la necessità di un ridimensionamento serio del progetto.
Non solo: Aurélie Filippetti ha ribadito la propria opposizione ai principi espressi dalla Hadopi portando avanti un approccio al problema del tutto differente:
Il modo migliore per combattere la pirateria è incoraggiare una offerta legale che soddisfi le legittime aspettative degli utenti. Perciò dobbiamo essere molto ambiziosi quando creiamo un impianto regolamentativo che promuova lo sviluppo di offerte legali online.
Se la bufala sui tagli relativi alle auto blu aveva in parte smontato l’immagine del nuovo governo Hollande, i tagli all’Hadopi potrebbero rendere nuovamente popolare in tutta Europa il successore di Sarkozy. Le dichiarazioni di intento del ministro Filippetti per ora hanno solo indicato la strada.