Apple e televisione, due mondi che vanno inesorabilmente ad avvicinarsi. E contaminarsi, spera Tim Cook. Ma se l’immaginario collettivo vede in una ipotetica iTV l’espressione prima di questo tipo di approccio, Apple sembra invece poter immaginare una mossa meno ambiziosa con cui affiancare il progetto di una televisione proprietaria. A prescindere dall’idea iTV, insomma, Apple potrebbe portare avanti il proprio assalto partendo da un set-top-box e da quella Apple TV che già ha sul mercato e con la quale evolvere l’offerta fin qui plasmata.
Trapelano infatti trattative sottobanco tra Apple e le televisioni via cavo statunitensi, un lavoro lento e che a quanto pare non sembra destinato a risolversi in conseguenze a breve termine. Ma il lavoro di Tim Cook è un lavoro di lungo periodo, un investimento per portare ulteriori contenuti alla causa della mela e dei propri device. Apple, insomma, avrebbe immaginato un proprio ruolo di mediatore nel mondo della distribuzione televisiva, un ruolo fatto di interfacce e di ottimizzazioni, di cloud e di user experience, per migliorare il rapporto tra chi distribuisce e chi fruisce dei contenuti. La presenza di Apple in questo meccanismo potrebbe oliare le procedure e facilitare le vendite: quest’ultimo elemento è presumibilmente quello in valutazione, poiché è in questo valore aggiunto che le trattative andranno a discutere dei rispettivi ruoli e delle relative potenzialità.
Chi detiene i diritti sui contenuti televisivi non ha mai visto di buon occhio la presenza Apple nel settore poiché teme di veder eroso il proprio potere nel settore: se Apple aggancia il mondo della tv, infatti, potrebbe progressivamente prenderne possesso nel tempo, cavalcando uno spostamento ineludibile verso la Rete che il settore ha già capito di dover sperimentare. Tirare a bordo Apple, insomma è sì una opportunità di breve periodo, ma anche un grave rischio di lunga gittata: gli equilibri stabiliti oggi saranno il punto di partenza per il mercato di domani.
L’idea di Cupertino è quella di una interfaccia ad icone, diretta derivazione di iOS, con cui favorire la gestione dei contenuti da parte degli utenti. Il confine tra diretta e “on demand” andrebbe a sfumare e gli utenti avrebbero così a disposizione semplicemente l’accesso al contenuto preferito nel momento preferito. Ogni serie tv sarebbe disponibile completamente online, così come le serie precedenti: gli attuali servizi “in demand” del mondo tv oggi hanno disponibilità più limitate e soprattutto con delineano per l’utente la piena libertà di azione sui titoli prediletti.
Ad oggi non è possibile sapere di più delle trattative in atto e dell’offerta Apple, ma è chiaro come l’equilibrio che Tim Cook intende andare ad intaccare rappresenta una sfida cruciale, a cui anche Google e Microsoft ambiscono con le rispettive Google Tv e Xbox. Un eventuale iPad Mini potrebbe peraltro avere un ruolo preciso in questo quadro, configurando così una sfida diretta soprattutto al Nexus che già Google ha immaginato come hub di distribuzione di contenuti ed intrattenimento. Imporre la rete come canale di distribuzione, l’interfaccia iOS come elemento grafico standard ed i processi di distribuzione Apple come via d’accesso ai contenuti è qualcosa che le tv via cavo potrebbero ritenere eccessivamente invasivo, ma al tempo stesso è una risorsa da cui attingere: accettare il nuovo partner o rimanerne alla larga? La trattativa è in corso.