Motorola, gruppo acquisito da Google nel giorno di Ferragosto del 2011, punta il dito contro Apple e porta avanti la madre di tutte le battaglie: 7 brevetti vengono scagliati contro il gruppo di Cupertino nel tentativo di arrivare addirittura ad un blocco delle vendite negli Stati Uniti, qualcosa che determinerebbe per Apple un danno economico senza pari. Google sembra insomma voler alzare l’asticella ed i motivi per arrivare a tanto sono molteplici.
Motorola spiega di aver tentato la via della conciliazione, ma di non aver trovato la sponda nei legali Apple: difendere vigorosamente la proprietà intellettuale sarebbe l’ultima soluzione rimasta per veder riconosciuti i propri diritti ed a tal fine il ricorso al tribunale sarebbe pertanto un percorso dovuto. In realtà è chiaro quanto Google voglia ottenere da questa causa qualcosa di più di semplici licenze: quel che Google vuole trovare è una spada di Damocle in grado di spaventare la controparte nel momento in cui il caso tra Apple e Samsung rischia di volgere a favore del team concorrente. Google cerca insomma una rivalsa per rimettere in piedi la situazione e poter discutere una possibile soluzione arrivando al tavolo delle trattative ad armi pari.
Google spiega che i brevetti coinvolti sono 7, nessuno dei quali relativo a brevetti fondamentali e pertanto assoggettabili ai limiti delle licenze FRAND. Tale dettaglio è fondamentale ai fini delle conseguenze, poiché quando in ballo vi sono gli standard non è possibile richiedere la sospensione delle vendite di un qualsivoglia prodotto. Invece è questo quanto Google va chiedendo alla Corte: iPhone, iPad iPod Touch ed alcuni computer di Cupertino dovrebbero veder chiusa la via del mercato statunitense. Sebbene i dettagli non siano ancora stati comunicati a titolo ufficiale, i brevetti rivendicati coinvolgerebbero notifiche, sistemi di localizzazione, player video ed altro ancora.
Tra le parti la guerra è pertanto ormai a tutto campo. Google ed Apple non sembrano riuscire a trovare un accordo ed in questa battaglia rischiano di fasi male a vicenda sfoggiando le rispettive proprietà intellettuali come ostruzioni ed arme di offesa.Nel frattempo entro pochi giorni una prima richiesta Motorola relativa ad una singola violazione Apple su di un brevetto FRAND dovrebbe giungere a compimento: sarà il primo passo, ma sarà soltanto preludio ad un appuntamento ancora più importante.