Nokia Lumia 920 integra una fotocamera da 8,7 Megapixel con sensore CMOS BSI (retroilluminato) e stabilizzatore ottico d’immagine. Nonostante la risoluzione inferiore, il produttore finlandese ha scelto di utilizzare lo stesso termine adottato per il Nokia 808. La tecnologia PureView, in questo caso, non è stata sviluppata per ottenere zoom senza perdita di dettaglio, ma per scattare foto di qualità elevata in condizioni di scarsa luminosità.
Gli ingegneri Nokia, insieme ai colleghi di Carl Zeiss, hanno dunque realizzato una seconda versione della tecnologia PureView con lo scopo di ottenere due benefici: prestazioni elevate in presenza di poca luce e video perfetti in ogni condizione di illuminazione. Il sensore CMOS BSI possiede una risoluzione nativa di 3552×2448 pixel che, mediante opportune operazioni di cropping, viene convertita nei formati standard 4:3 (3264×2448 pixel, 8 Megapixel) e 16:9 (3552×1998 pixel, 7,1 Megapixel).
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L’obiettivo è formato da cinque elementi asferici, la lunghezza focale è di 3,73 mm, mentre l’apertura f/2.0. Leggendo questo dati è chiaro il motivo per cui la fotocamera del Lumia 920 sia in grado di scattare ottime immagini anche quando la luce è ridotta al minimo. In queste condizioni è facile ottenere foto sfocate, dato che aumenta il tempo di esposizione. Nokia ha risolto il problema integrando un sistema di stabilizzazione ottica (OIS), grazie al quale la lente viene spostata per compensare i movimenti rilevati dal giroscopio. OIS viene sfruttato anche per eliminare le vibrazioni durante le riprese video HD a 1080p.
Nel corso dell’evento di New York, Nokia ha organizzato un contest per dimostrare la qualità della fotocamera. Ai presenti è stato chiesto di scattare la foto di un fiore in un vaso posizionato all’interno di una stanza buia. Con Nokia Lumia 920 l’immagine risultante è quasi perfetta, mentre con Samsung Galaxy S2 e iPhone 4S non si vede praticamente nulla.
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