Colpo grosso per Microsoft, colpo gobbo per Google: Bing, il motore di ricerca del gruppo di Redmond, conquista infatti una posizione privilegiata sul nuovo Kindle Fire HD, diventando di fatto il motore di ricerca predefinito al posto del rivale di Mountain View.
Per Microsoft si tratta del primo vero successo in tal senso e soprattutto configura una strategia di inossidabile persistenza nel voler accorciare le distanze tra i due motori. L’ambizione di Bing è direttamente proporzionale all’interesse che ha scatenato il nuovo Kindle Fire HD alla presentazione ufficiale: il tablet si candida come rivale diretto dell’iPad, si presenta in due dimensioni distinte (7 e 8,9 pollici) e nella sua versione LTE mette a punto anche una configurazione di prestigio che posiziona il dispositivo tra i top gamma in assoluto del settore.
Amazon si intromette così nel settore tenendo i piedi in due ecosistemi opposti e rivali: da una parte sfrutta sulla famiglia Kindle il sistema operativo Android (nel motore del Kindle Fire v’è una versione modificata di Android 4.0) e dall’altra stringe un accordo con Microsoft per fare di Bing il motore di ricerca predefinito (tale per cui le ricerche veicolate sul tablet vadano verso i server Microsoft, il tutto sulla base di un potenziale accordo di revenue sharing). I dettagli sull’affare non sono stati resi noti, ma la conferma ufficiale giunge dalla stessa Microsoft. Il fatto che il Kindle Fire HD sia in arrivo anche in Italia, peraltro, estende in linea teorica l’accordo tra le parti anche al nostro paese.
Occorre sottolineare come difficilmente la linea Kindle possa in questa fase conquistare un’utenza di massa della stessa magnitudo dell’iPad. Per Bing, quindi, si tratta più di una vittoria simbolica che non di un autentico balzo in avanti, ma è una vittoria che fa rumore: negli stessi giorni in cui il gruppo sfida Google in una sfida promozionale (si propone ai passanti di scegliere il miglior risultato di una ricerca per dimostrare che non vi sia differenza sostanziale tra Google e Bing) porta a compimento anche un accordo che si fa spallata.
Se è vero che la scelta degli utenti volge ancora in massa verso Google (per gusto, per scelta o per inerzia), al tempo stesso Bing metterà in cascina le ricerche maturate su Windows Phone 8, Windows 8, Facebook e sulla linea Kindle Fire HD. Per abbattere un monopolio da qualche parte bisogna pur partire: Microsoft ha creato la propria roccaforte ed il tentativo ora è quello di estenderne i confini per dimostrare che l’impossibile potrebbe essere possibile. Del resto se Chrome OS tenta di stuzzicare il mondo Windows, Bing ha il diritto di nutrire una ambizione uguale e contraria.
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