Poche ore ancora ed Apple svelerà al mondo un prodotto che, prima ancora di essere uscito, ha già occupato milioni di pagine sul Web e titoli di rilievo su tutte le testate giornalistiche e televisive: l’iPhone 5 sta per arrivare e dopo mesi di ipotesi il prodotto diventerà un oggetto “in carne e ossa”. Un giorno che chiude un rito lungo mesi, insomma, e che sfocerà nel tradizionale show (che nel business assume la declinazione di “keynote”) condotto anche in questa occasione dall’erede di Steve Jobs, Tim Cook.
L’invito alla stampa è stato diramato nei giorni scorsi e come da tradizione raccoglie in sé le informazioni base e quanto necessario per far intravedere ciò che sarà al centro della presentazione. Il tutto, però, in modo sufficientemente criptico da fornire informazioni ufficiose e nessuna anticipazione reale:
Tutto è pronto
I preparativi sono in atto ormai da giorni. La location scelta è quella dello Yerba Buena Center of Arts di San Francisco, ove la presentazione dovrebbe avere il via alle 19 (ora italiana). Da giorni un carrello motorizzato sta lavorando sulla facciata dell’edificio per allestire la tradizionale grafica di benvenuto, che per l’occasione mostra una mela bianca su sfondo a linee verticali colorate. Una acuta analisi delle note cromatiche mostra come le linee verticali siano state ottenute “allungando” le icone tradizionali della schermata dell’iPhone, trasformandole in un unico sfondo colorato piuttosto che nei semplici quadratini da cliccare sul display.
Come sempre l’evento sarà seguito in presa diretta da migliaia di testate giornalistiche di tutto il mondo, molte delle quali pronte ad attivarsi con i live tweet di quanto succede a San Francisco: con ogni probabilità “#iphone5” diventerà presto trend dominante su Twitter. Webnews pubblicherà tutte le novità in presa diretta ed anche nei giorni successivi, così come accaduto nei mesi scorsi, seguirà le dinamiche che circondano lo smartphone che più di tutti è oggi in grado di trainare la rivoluzione mobile mano nella mano (ma con ben poca amicizia) con Android.
Apple è pronta: le presentazioni del gruppo sono cesellate in ogni dettaglio a seguito della scuola di perfezionismo che Steve Jobs ha instillato nel gruppo in anni di guida. L’utenza è pronta, abituata dai rumor degli ultimi tempi e desiderosa di veder confermate tutte le novità (nella speranza di una eventuale “one more thing” che lancerebbe in grande stile il carisma di Tim Cook). I carrier sono pronti: l’iPhone 5 apre una nuova parentesi di opportunità che in molti non vorranno mancare e per la quale stanno predisponendo le proprie offerte.
Tutto è pronto, insomma: rimane spazio soltanto per il conto alla rovescia.
Cosa attendersi
Bisogna attendersi i passi di Tim Cook sul palcoscenico ed un primo applauso. Poi sullo sfondo inizieranno ad apparire numeri ed immagini, con Tim Cook pronto a snocciolare i risultati conseguiti negli ultimi mesi per preparare il terreno a quel che seguirà. Al termine della presentazione arriveranno i prezzi e le disponibilità, quindi un ultimo saluto e l’abbandono del palcoscenico per dar spazio all’orgia mediatica che ne scaturirà.
Quel che non è dato sapere è ciò che Tim Cook andrà a svelare, ma le ipotesi hanno preso corpo con sufficiente sostanza nelle ultime settimane:
- iPhone 5 (100%): qualche dubbio sul nome, pochi dubbi sul form factor, qualche timore per l’LTE. Non dovrebbero esserci comunque sorprese e per l’occasione Apple toglierà i veli anche su iOS 6 con qualche probabile novità dell’ultimo minuto ad impreziosire il valore di uno smartphone il cui prezzo sarà però con ogni probabilità confermato sui livelli del passato. Potrebbe essere sul mercato USA il 21 settembre, mentre in Italia potrebbe arrivare il 5 ottobre (anniversario della scomparsa di Steve Jobs);
- iPad Mini (90%): prima ipotizzato, poi smentito, infine svelato da alcune fotografie. Sebbene sia strano veder Apple inseguire, la mossa potrebbe essere una necessità a cui far fronte e che il gruppo potrebbe abbracciare con quel pizzico di originalità che possa sostenerne l’idea e l’eventuale ipotesi low-cost. Potrebbe però non arrivare subito: l’ipotesi Ottobre appare la più accreditata;
- iPod Touch (80%): sebbene il mercato dei player sia in caduta, con gli smartphone a sostituirne di fatto le funzionalità ed a seguito di una agguerrita concorrenza che riduce i margini e sconsiglia particolari passi avanti, Apple potrebbe scommettere sulle versioni di minor dimensione e sulla versione “touch” per un nuovo rilancio tale da sostenere il nome del prodotto che ha consentito ad Apple di diventare quel che è oggi;
- iMac (70%): anche in questo caso alcune ipotesi non hanno trovato troppe conferme, ma la necessità di un rinnovamento sembra puntellata dalla concorrenza che i nuovi all-in-one in salsa Windows 8 impongono.
C’è chi ipotizza il fatto che il “5” dell’invito Apple sia relativo non tanto all’iPhone 5, quanto al numero dei prodotti in arrivo. In questo caso ci sarebbe lo spazio per una “one more thing”, ma in assenza della iTV (per la quale non ci si attendono novità almeno fino all’anno venturo) non è chiaro cos’altro possa avere a disposizione Tim Cook nella fondina. Forse una nuova Apple Tv, forse una radio simil-Pandora per iTunes, forse avanzate proprietà biometriche per i propri device.
Il tempo dei rumor è terminato: la parola passa a Tim Cook.
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