I rumor della vigilia sono divenuti realtà: sul palcoscenico dello Yerba Buena Center di San Francisco, Tim Cook e soci hanno presentato al pubblico l’iPhone 5, ultima iterazione dello smartphone di Cupertino che come previsto introduce un nuovo connettore a 8 pin in sostituzione del precedente a 30 pin. Lightning, questo il nome del nuovo connettore, ha l’obiettivo di migliorare il collegamento tra iPhone ed altre unità (PC, Mac e prese di corrente), ma allo stesso tempo lascia in sospeso alcuni dubbi.
Il nuovo connettore, infatti, come sottolineato da Phil Schiller è interamente digitale, motivo per cui potrebbe risultare incompatibile con alcuni prodotti che necessitano di processare segnali analogici: in tale campo rientrano ad esempio diversi modelli di autoveicoli, studiati per esser compatibili con il tradizionale connettore a 30 pin ed ora potenzialmente incapaci di ricevere i flussi audio dall’iPhone 5. Il tutto al netto del nuovo adattatore studiato da Apple per utilizzare gli accessori acquistati fino ad oggi, il quale non risulterebbe in grado di risolvere il problema.
In secondo luogo, fa discutere la scelta da parte di Apple di affidarsi ancora una volta allo standard USB 2.0 per il trasferimento dei dati, benché tutti gli ultimi prodotti della linea Mac siano dotati di ingressi USB 3.0 ed alcuni di essi anche di ingresso Thunderbolt. L’adozione dello standard in versione 3.0 avrebbe reso possibile una maggiore velocità nel trasferimento dei dati tra iPhone e computer, ma non è da escludere che al momento si tratti soltanto di una scelta temporanea, potendo commercializzare in futuro connettori di nuova fattura, più veloci ma sostanzialmente identici a quelli presentati ieri.
Il terzo dubbio riguarda invece la necessità di acquistare adattatori per poter utilizzare accessori compatibili con connettori a 30 pin: oltre al chiaro problema economico (il solo convertitore ha un prezzo di 29 euro, il cavo per trasformare Lightning in USB invece costa 39 euro), gli utenti saranno costretti a collegare un accessorio che funga da interfaccia tra il vecchio ed il nuovo standard, il che si traduce in maggiori possibilità di smarrire tale accessorio, maggiore occupazione di spazio, perdita di qualità in termini estetici e possibili problemi meccanici.
Il tutto, peraltro, aggirando gli obblighi della Commissione Europea ove, imponendo lo standard micro-USB, si auspicava una soluzione univoca a favore degli utenti e di una tecnologia “green” con minor produzione di rifiuti. Non vi sarebbe da stupirsi, insomma, se la Commissione volesse dare un’occhiata da vicino al nuovo connettore, sebbene nulla sembri poterne formalmente impedire l’adozione da parte del gruppo di Cupertino.
La scelta di cambiare connettore, insomma, porta con sé delle conseguenze non esattamente in stile Apple, sempre votata alla semplicità ed all’ergonomia. Per usufruire dei tradizionali cavi micro-USB sul nuovo iPhone 5, infatti, sarà necessario acquistare un apposito adattatore dal costo di 15 sterline (non è al momento ancora disponibile sullo store italiano): tanto gli utenti quanto la Commissione Europea saranno probabilmente costretti ad accettare l’idea, ma il tutto non senza un logico disappunto.
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