Megabox, Kim Dotcom ci riprova dopo Megaupload

Megabox è il nuovo progetto di Kim Dotcom, fondatore di Megaupload e Megavideo arrestato nel gennaio scorso.
Megabox, Kim Dotcom ci riprova dopo Megaupload
Megabox è il nuovo progetto di Kim Dotcom, fondatore di Megaupload e Megavideo arrestato nel gennaio scorso.

Megabox sta arrivando. È questo il messaggio che chiude il filmato condiviso ieri sull’account YouTube di Kim Dotcom (visibile in streaming a fondo post), fondatore della piattaforma Megaupload chiusa nel gennaio scorso con una clamorosa e spettacolare operazione delle forze dell’ordine. Non ci sono ancora informazioni certe sulle tempistiche necessarie per portare a termine il progetto e lanciarlo in Rete, ma una cosa è certa: ancora una volta l’obiettivo è quello di mettere nelle mani degli utenti una piattaforma per la fruizione e la condivisione dei contenuti multimediali, musica in particolare, che di certo non sarà vista di buon occhio da major discografiche e tutori del copyright “vecchio stampo”.

Il 38enne imprenditore tedesco, Kim Schmitz all’anagrafe, ne aveva già parlato in passato, a pochi mesi dal suo arresto. Megabox nasce come un progetto studiato per mettere in diretto contatto gli artisti con il loro pubblico, tagliando fuori di fatto tutti gli intermediari creano profitto dalla distribuzione di album e brani. Il 90% di quanto versato da chi acquista finirà nelle tasche di cantanti e band.

Megabox

Non mancheranno ovviamente aspetti social, per una piattaforma che fa dell’interazione e della condivisione i suoi punti di forza. Si potranno inviare messaggi, esprimere il proprio gradimento per canzoni, videoclip o playlist, consultare le classifiche, consigliare l’ascolto della propria musica preferita agli amici e molto altro ancora. Il tutto in modo completamente legale e dunque inattaccabile dal punto di vista giuridico.

Dal teaser seguente si apprende che Megabox puà già contare sulla presenza di nomi come Radiohead, David Bowie, Muse, Arctic Monkeys, Foo Fighters e Blur. I pezzi da novanta dunque non mancano, per un progetto che inevitabilmente andrà a scontrarsi con il rinnovato MySpace, avvistato in Rete proprio nelle ore scorse.

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