5 millimetri di spessore rendono un display del tutto etereo, intangibile: il profilo invisibile sembra quasi far scomparire una superficie entro la quale è invece compresa tutta la tecnologia del nuovo iMac. Apple ha presentato a sorpresa la nuova generazione del proprio all-in-one al fianco del nuovo iPad e dell’iPad Mini, portando così sul mercato un nuovo step nella concezione di un format che con Windows 8 subirà una notevole accelerazione.
Il battesimo del nuovo iMac va pertanto lasciato di diritto a Phil Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing Apple:
Con un favoloso design, un brillante display e prestazioni superiori, abbiamo migliorato ulteriormente il computer desktop all-in-one più amato al mondo. Il nuovissimo iMac è incredibilmente sottile, ma racchiude una quantità incredibile di prestazioni e tecnologia nel nostro desktop più innovativo.
-40% in termini di volume occupato, +60% nelle prestazioni dei processori grafici: il nuovo iMac non punta soltanto sul design, ma aggiorna anche la propria dotazione hardware per posizionarsi ancora una volta nella fascia alta di mercato. Ottimizzato anche il display: -75% in termini di luce riflessa, colori più realistici ed angolo di visione esteso per rendere l’impatto con le immagini ancor più vivo e diretto. Due i processori disponibili (i5 e i7, entrambi quad-core) e varie le configurazioni ottenibili sulla base delle proprie esigenze:
Ogni nuovo iMac ha di serie 8GB di memoria a 1600MHz e un disco rigido da 1TB, ed è possibile configurarlo con un massimo di 32GB di memoria e un nuovo disco rigido da 3TB oppure 768GB di memoria flash per prestazioni fenomenali. Con due porte Thunderbolt e quattro USB 3.0, il nuovo iMac offre possibilità di espansione ancor più ampie e supporta le periferiche ad alte prestazioni.
Di particolare interesse è inoltre la nuova tecnologia Fusion Drive. Apple la applica per la prima volta sul proprio dispositivo spiegando che si tratta di un sistema intelligente di gestione della memoria, ottimizzando l’uso delle differenti componenti in base alle caratteristiche relative così da ottimizzare il rapporto performance/prezzo. In particolare vengono combinati i 128 GB di memoria flash disponibile con i TB conservati ne disco rigido prescelto: il tutto viene offerto all’interno di un solo volume di archiviazione «capace di gestire intelligentemente i file ottimizzando le prestazioni in lettura e scrittura». Ne esce un dispositivo in grado di ottimizzare le performance in divenire, fino a renderle pressoché simili ad una memoria interamente “flash” pur facendo leva su di un tradizionale disco rigido di grande capacità.
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