Emergono nuovi dettagli sull’allontanamento di Scott Forstall dalle fila di Apple. Il Wall Street Journal ha parlato nella giornata di ieri di effettivo licenziamento: l’ex Senior Vice President del software di iOS non avrebbe quindi dato alcuna dimissione spontanea. E la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso della contesa fra lui e Cupertino sarebbe lo scandalo delle Mappe di iOS 6, con il rifiuto di Forstall di controfirmare le scuse pubbliche diramate da Tim Cook. Nel frattempo, pare che i dipendenti a stretto contatto con l’ex SVP non abbiano affatto preso in malo modo la notizia.
Non è certo un segreto che Scott Forstall abbia un carattere esplosivo, tanto che da più fronti è stato definito come “uno Steve Jobs sotto steroidi”. Ed è stato proprio il compianto iCEO ad aver sempre tenuto a bada la sua natura egocentrica, spegnendo sul nascere ogni conflitto interno tra l’ormai ex SVP e il resto della dirigenza. Questa situazione di grazia non è però continuata nell’era Tim Cook, dove pare che i contrasti quotidiani siano diventati del tutto insanabili. L’ultimo screzio riguarderebbe le Mappe di iOS 6: Forstall non ha voluto controfirmare la lettera di scuse proposta da Cook per recuperare fiducia agli occhi dell’utenza, sebbene lui stesso fosse responsabile del progetto della nuova cartografia Apple. Fonti anonime riportano la ferrea volontà dell’uomo di estraniarsi dalla polemica creata dal Web, perché convinto della piena bontà del servizio. Un caso analogo si è verificato ai tempi di iPhone 4, quando Forstall si rivelò piuttosto contrario nell’ammettere l’esistenza del tristemente noto Antennagate. Apple avrebbe deciso, quindi, di tagliare la testa al toro, privandosi di uno dei personaggi più singolari e intriganti dell’ultimo decennio targato Mela.
A gettare benzina sul fuoco ci pensa GigaOm, narrando di supposti “festeggiamenti” dei dipendenti alla notizia del licenziamento di Forstall. Una conferma, se ne servissero altre, di quanto l’uomo fosse un personaggio controverso, amato e odiato all’interno della Mela:
«Il licenziamento di Forstall è stato accolto da un senso di vaga esultanza, in particolare fra coloro che hanno lavorato nei gruppi d’ingegneria. Vi sarebbero molte persone che si sono lanciate in bevute celebrative, nonostante vi siano molti dubbi sui loro ruoli futuri.»