Megaupload sta per tornare, con un nuovo servizio più grande, migliore, più veloce, più forte e più sicuro (“bigger, better, faster, stronger, safer”). È quanto annunciato da Kim Dotcom, imprenditore tedesco balzato agli onori delle cronache nell’inverno scorso con la chiusura del servizio e il raid della polizia che ha portato al suo arresto nella sfarzosa villa in Nuova Zelanda. La piattaforma si chiamerà semplicemente MEGA ed è stata costruita per risultare inattaccabile dal punto di vista legale.
Dotcom e il suo team hanno preso alcuni accorgimenti per far sì che non si ripeta quanto accaduto con Megaupload: innanzitutto il dominio di primo livello utilizzato è quello del Gabon (me.ga), uno stato dell’Africa centrale con solo 1,4 milioni di abitanti. Anche i server che ospiteranno i file condivisi dagli utenti non saranno installati negli Stati Uniti, così da permettere a MEGA di non dover rispondere direttamente al Dipartimento di Giustizia americano in caso di presunte violazioni del copyright denunciate dai detentori del diritto d’autore.
Il lancio del servizio avverrà il 20 gennaio 2013, a un anno esatto di distanza dal blitz. Al momento non è stato rilasciato alcun dettaglio specifico sulle caratteristiche di MEGA e sulle novità introdotte rispetto al suo predecessore, ma di certo le premesse per poter assistere al debutto di una piattaforma in grado di rivoluzionare il mondo del file sharing ci sono tutte.
Non si tratta però dell’unico progetto che in questi mesi ha visto impegnato Kim Dotcom (all’anagrafe Kim Schmitz). Si è parlato anche di Megabox, servizio dedicato esclusivamente alla musica che metterà in diretto contatto gli artisti e le band con i loro fan. Anche in questo caso sarà tutto legale, per evitare nuovi guai con la legge. Tornando a MEGA, il servizio è stato studiato per sfruttare al meglio le tecnologie di cloud computing e gli algoritmi di crittografia dei file, rendendo così più sicuro il caricamento e il download dei contenuti nel pieno rispetto della privacy.