Paul Otellini ha annunciato con un comunicato ufficiale la volontà di ritirarsi dalla guida di Intel. Il suo nome è stato fortemente identificato con il gruppo in quanto da 40 anni Otellini è al servizio dell’azienda e da ben 8 anni ne è il leader indiscusso (la reggenza Otellini iniziò il 18 maggio 2005). La decisione è di origine personale e diverrà esecutiva a partire dal mese di maggio dell’anno venturo.
Otellini ha spiegato la propria decisione con la maturazione dei tempi: «ho avuto il privilegio di guidare una delle più grandi compagnie del mondo. Dopo circa 4 decadi […] è venuto il momento di cambiare e di trasferire la guida di Intel ad una leadership di nuova generazione». Nessuna frattura e generosi ringraziamenti da parte di Andy Bryant a colui il quale ha pilotato l’azienda dal dominio dell’era “Wintel” fino alle insidie del mercato odierno: Otellini da parte sua spiega che utilizzerà i mesi restanti per favorire la guida ad interim, per accompagnare la transizione e per coadiuvare il Board of Director nella scelta del nuovo CEO. Otellini rimarrà nel board anche a seguito delle proprie dimissioni da CEO, scegliendo così un ruolo meno operativo per lasciar spazio a colui il quale sarà di fatto appena il sesto CEO nell’intera storia del gruppo.
Intel ha colto l’occasione per una piccola riorganizzazione interna e comunica ora di essere alla ricerca (tanto all’interno del team, quanto all’esterno) di una nuova guida. L’annuncio dei dettagli della successione avverrà in occasione del meeting annuale del gruppo con gli azionisti.