Microsoft ha svelato i dettagli di un progetto che permetterà di realizzare un data center alimentato a biogas, denominato Data Plant. Invece di collegare i server alla rete elettrica, l’azienda di Redmond sfrutterà l’energia generata dai gas, principalmente metano, provenienti dall’impianto di trattamento delle acque reflue situato a Cheyenne (Wyoming). Data Plant verrà alimentato da celle a combustibile (simile a quella visibile nell’immagine, usata dall’Università di Yale) in grado di generare una potenza di 300 kW. Se il progetto pilota avrà successo, Microsoft potrebbe utilizzare questa fonte energetica a basso impatto ambientale anche per impianti di maggiori dimensioni. L’obiettivo è realizzare infrastrutture più efficienti e sostenibili.
Microsoft ha investito 5,5 milioni di dollari in ricerca e sviluppo per progettare Data Plant accanto al Dry Creek Water Reclamation Facility a Cheyenne, dal quale verrà ricavato biogas per alimentare il data center, ottenendo allo stesso tempo una riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Il progetto avviato ad aprile dimostra i benefici che si possono avere con l’integrazione della raccolta, trattamento e consumo di una fonte energetica rinnovabile.
Il biogas è ottenuto dalla digestione anaerobica o dalla fermentazione di materiali biodegradabili, come biomasse, letame, liquami, rifiuti verdi e rifiuti urbani. Il biogas è composto principalmente da metano e anidride carbonica che vengono convertiti dalle celle a combustibile in energia elettrica, senza la combustione che avrebbe generato sostanze inquinanti. L’energia prodotta viene usata per alimentare il data center, mentre l’elettricità in eccesso ritorna all’impianto di trattamento delle acque reflue. Alla fine del processo, che trasforma il metano in idrogeno puro, viene generata anidride carbonica dalle celle a combustibile, ma si tratta di CO2 di alta qualità che può essere riutilizzata in altre applicazioni industriali.
Come tutti i data center, anche il Data Plant deve funzionare senza interruzioni. Il bilanciamento del carico è semplice da gestire quando i server sono connessi alla rete elettrica, ma in questo caso il data center è energeticamente autosufficiente. Microsoft ha quindi progettato un sofisticato sistema di gestione dell’alimentazione che risponde in tempo reale ai picchi di carico, senza l’aiuto della rete elettrica. Al termine del progetto di ricerca, il Data Plant verrà donato alla città di Cheyenne e all’Università del Wyoming.