Anche il vescovo di Roma avrà il suo account Twitter. Il debutto sul social network avverrà con apposita conferenza stampa il prossimo 3 dicembre, quando Benedetto XVI aprirà ufficialmente un profilo, sul cui nome già impazzano le scommesse. In realtà Ratzinger aveva già scritto un tweet, da un iPad, nel giugno 2011 per il lancio di un portale del Vaticano, ma qui si parla dell’account personale del pontefice.
Dunque anche il capo della chiesa cattolica si aggiunge all’oltre mezzo miliardo di utenti del microblogging, anche se pare difficile immaginare Joseph Ratzinger scrivere di sua mano i cinguettii in 140 caratteri: il teologo tedesco non ha mai fatto mistero di scrivere ancora a penna e di non amare granché i computer. I tweet del santo padre saranno perciò pubblicati dallo staff, anche se tutti approvati da lui.
Quella che Padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, ha subito definita come una presenza «ecclesiale e non personale», segna in ogni caso un passaggio importante nella comunicazione del Vaticano. Il tweet, infatti, celebra la brevità e potrebbe essere utile per riprodurre brevi messaggi o linkare contenuti sfruttando il (prevedibilmente) grande numero di followers che garantirà.
C’è già un buon esempio, l’account @Pope2YouVatican, il profilo collegato al portale dedicato alla comunicazione con i giovani basato sulle piattaforme social, come YouTube e Facebook.
Nulla è dato di sapere sul nome dell’account: da tempo è stato creato un @BenedictusPPXVI, ma alcune voci dai corridoi di San Pietro dicono che ce ne siano molti altri, per evitare il più possibile i fake, che senz’altro comunque non mancheranno. Tanto che è certa la procedura di validazione dell’account per i personaggi pubblici prevista dal sito.
Un account, insomma, con il bollino blu e personale, ma che non può essere confuso con quelli delle twistar, per ovvie ragioni: il pontefice non risponderà né parlerà personalmente (almeno questa è l’intenzione spiegata dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni sociali), bensì si farà strumento delle sacre scritture e vi verranno pubblicati estratti dall’Angelus domenicale.