Lo scontro tra Apple e Samsung si gioca ben oltre ai confini delle aule giudiziarie: secondo quando riportato da Digitimes, infatti, pare che Cupertino sia pronta ad abbandonare il colosso coreano come partner produttivo. La transizione potrebbe avvenire già a inizio del 2013, con il passaggio di consegne da Samsung a TSMC.
Il cambio di competenze avverrebbe in fatto di chipset per i device iOS: da A4 in poi, Apple progetta chipset proprietari su base ARM, prodotti poi da Samsung. Ma per il futuro A7, o qualsiasi altra denominazione la Mela abbia deciso per questo SOC, la produzione sarà tutta ad appannaggio di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company.
La società cinese ha stuzzicato Apple negli ultimi 12 mesi, grazie a nuove innovazioni nel campo della miniaturizzazione dei chip e dell’abbattimento dei consumi, pur mantenendo grandi performance. Non è un caso, quindi, che altri big del settore come Qualcomm, Altera e NVIDIA l’abbiano scelta come partner produttivo. Qualche dubbio permane sulle effettive velocità di produzione: Cupertino avrebbe richiesto la fabbricazione di 200 milioni di chipset l’anno, una domanda non di certo semplice da accordare considerato come gli impianti TSMC non riescano ancora a eguagliare i ritmi a cui Samsung è abituata.
Secondo alcune indiscrezioni da fonti anonime, sembra che l’azienda non sia tuttavia molto preoccupata. Morris Chang, il CEO di TSMC, si dice abbia già predisposto due interi impianti produttivi per la fabbricazione esclusiva dei chip targati Mela, segno di come un accordo fra le parti sia qualcosa di più solido che una semplice indiscrezione giornalistica. Allo stesso tempo, va anche ricordato come negli ultimi tempi Digitimes non si sia pregiato di predizioni sempre veritiere, di conseguenza non può che permanere un beneficio del dubbio in favore di Samsung.
Rimanendo sempre in campo dei rumor, pare che il nuovo SOC Apple sarà un quadcore basato su architettura a 20 nanometri, fabbricato in esclusiva per Apple grazie a un contratto di oltre un miliardo di dollari già stipulato con la compagnia. Non resta che attendere altre informazioni dall’Asia, per scoprire quanto di comprovato abbiano queste fonti.