Sono giardini, ma a crescere non sono fiori o piante bensì idee. Si chiamano Talent Garden e rappresentano un’altra opportunità e modalità di sviluppo di una startup: quella del coworking. La coabitazione, che diventa anche reciproca collaborazione, in spazi appositamente pensati per le tech-imprese è un modello di grande successo all’estero, ripreso da questo network tutto italiano che compie un anno e lo festeggia aprendo altri due spazi. Uno a Padova, proprio oggi, e uno a Milano fra pochi giorni.
Gli spazi di coworking si stanno moltiplicando, perché rispondono a molte esigenze anche personali di chi ha bisogno solo di uno spazio moderno, di un collegamento Internet e poco altro. Un perfetto esempio è Piano C a Milano, (pianoc.it), ideato da donne per le donne, che mette in comune uno spazio dedicato alle mamme per conciliare lavoro e vita privata e allo stesso tempo fornisce servizi molto utili per la massima efficienza economica. Con un carnet di ingressi oppure con un affitto basso, si aiuta un piccolo progetto – generalmente web, ma non solo – a trovare un humus favorevole.
Sulla stessa linea, ma più generico e grande, il prossimo Talent Garden che aprirà in Via Merano 18 a Milano: tremila mq, 250 postazioni di lavoro, 25 sale riunioni, spazi per eventi fino a 200 persone, per accogliere startup, venture capitalist, incubatori, ma anche semplici free lance. Il debutto in società avverrà con lo Startup Weekend del 1° febbraio 2013, dove probabilmente si aggiudicherà il titolo di più grande campus del digitale in Italia.
A Padova (padova.talentgarden.it) inaugurano, oggi alle 18 in via Croce Rossa 36, quello che si candida a diventare un digital hub di riferimento per tutto il Nord-Est coi suoi 400 mq e apertura h24. Il principio è quello della coabitazione, prendendo a modello il caso di successo di Brescia, il primo Talent Garden di questo genere che proprio in questi giorni compie un anno di vita. Il secondo, a Bergamo, è stato inaugurato lo scorso settembre, a Torino aprirà a Gennaio 2013 e sono in cantiere in altre sei città.
Il concetto che li sorregge è semplice: partnership con aziende fornitrici – a Padova Fastweb per la connessione a banda larga – e sostegno di capitali locali. Alla costruzione stessa dello spazio spesso contribuiscono le startup medesime, perché al loro interno si trovano tutte le competenze necessarie, sviluppatori, ingegneri, designer, esperti di crowdfunding, che realizzano l’ecosistema compatibile al maggior numero di startup.
Il Talent Garden ha poi un tariffario che serve a sostenere il progetto nel tempo. A Padova, ad esempio, si va dai 15 euro per l’ingresso e la partecipazione agli eventi, ai 25 euro per l’affitto giornaliero di uno spazio di co-working, fino ai 250 euro mensili per il contratto pieno con accesso senza limiti alla struttura. Ma si può sfruttare anche per short meeting, presentazioni, riunioni di lavoro.
Davide Dattoli, cofondatore di Talent Garden, così spiega la natura di questo network:
Venivamo da un background digitale legato al web ed alla comunicazione di qualità e con queste persone volevamo lavorare. Questi due presupposti sono sempre stati presi in considerazione e sono stati alla base di ogni scelta strategica di TAG. In realtà ancora oggi questi due pilastri costituiscono i due punti caratterizzanti Talent Garden rispetto a qualsiasi altro spazio di lavoro condiviso. Quello che ci differenzia dagli altri spazi è l’apertura esclusiva al mondo digitale e la selezione fatta dalle stesse persone che popolano lo spazio.