Facebook: niente quorum al voto

Il voto sulle modifiche proposte non raggiunge il quorum e Facebook ha le mani libere.
Facebook: niente quorum al voto
Il voto sulle modifiche proposte non raggiunge il quorum e Facebook ha le mani libere.

È andata come previsto: le urne di facebook sono rimaste quasi vuote. Il voto sulle normative non ha catturato l’interesse degli utenti, raccogliendo una percentuale irrilevante rispetto al miliardo di persone che popolano il social network. Questo risultato lascia le mani libere a Mark Zuckerberg per abbandonare ogni velleità di democrazia diretta, ovviando al problema con un nuovo sistema che il voto stesso permette di considerare come indirizzo da seguire.

Un silenzio-assenso, insomma, chiude con ieri – ultimo giorno di voto – probabilmente per sempre (e senza tanti rimpianti, suggeriscono alcuni commentatori) la fase di sondaggi e voto per le modifiche alle normative. Menlo Park potrà a questo punto lavorare per modificare i propri meccanismi di feed back. Perché gli utenti avessero facoltà di impedire o permettere le nuove modalità di trattamento dati proposte, avrebbe dovuto partecipare almeno il 30% di loro, cioè più di 300 milioni di persone. Invece, al momento i risultati – in aggiornamento sulla pagina ufficiale – dicono che ha votato a malapena l’un per cento, quattro quinti dei quali ha votato per il mantenimento delle attuali condizioni.

voto facebook

I risultati del voto su Facebook: meno di un milione di espressioni, e quasi tutte per il mantenimento delle norme. Ma senza quorum, ha valore soltanto indicativo.

Insomma, le nuove normative che in ogni caso Facebook sceglierà, sono state “democraticamente” votate dal 12% dell’1% dell’intera utenza. Un caso clamoroso di astensione che, però, dà ragione all’azienda e non a chi – come le associazioni che da tempo sono impegnate a sostenere nuove policy per la privacy sul sito – pensa che l’utenza sia davvero interessata a questi temi.

Il nuovo meccanismo di voto immaginato per il futuro prevede webcast regolari per affrontare i vari problemi di privacy e di sicurezza, nonché una casella di domande online per il Chief Privacy Officer di Facebook.

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