Apple non sta di certo vivendo il suo momento d’oro in borsa, ma c’è chi ne elogia comunque sforzi e intenti. È Morgan Stanley, la società d’analisi statunitense conosciuta in tutto il mondo, che ha deciso di promuovere senza riserve i dati di presunta vendita di iPhone 5 e iPad Mini. Apple avrebbe dimostrato ancora una volta di dominare il mercato con due prodotti di punta, due device che garantiranno ottimi introiti anche per il vicino 2013.
Da un’indagine condotta su un gruppo di 1.000 consumatori, i ricercatori Katy Huberty e Jerry Liu hanno rilevato un grande interesse e un’ottima domanda verso i due iDevice di Cupertino, in particolare per il piccolo tablet da poco nato. iPad Mini si sta rivelando il vero successo di stagione – pochi giorni fa si è ipotizzato avesse già cannibalizzato le vendite di iPad classico – contro ogni previsione. L’assenza di un Retina Display, comunque previsto per il 2013, non sembra affatto aver turbato i consumatori.
«Le intenzioni d’acquisto negli Stati Uniti per iPhone ci hanno davvero sorpreso, battendo ogni nostra previsione. Anche il 50% stabile di market share di iPad ci ha stupito, nonostante la nostra previsione di calo per il prossimo anno».
Così come per iPad Mini, del tutto invitanti sono le rilevazioni su iPhone 5. Non propriamente amato dalla critica perché non eccessivamente innovativo rispetto alle precedenti generazioni, il nuovo melafonino è un gran successo fra gli utenti. Tanto da far ricredere parte di quella critica, come il Times Magazine che l’ha appena eletto come gadget dell’anno. Pur pagando lo scotto delle polemiche di iOS 6, in particolare quella sulle Mappe, e pur per i problemi di facilità di graffio della scocca, i clienti amano iPhone 5. Non ne apprezzano soltanto la potenza, un indubbio punto a favore per Apple, ma anche le proprietà costruttive che di certo lo differenziano da uno smartphone qualunque. L’alluminio modellato con tecniche innovative, molte delle quali prese in prestito dall’industria aerospaziale, è considerato dalla clientela come un valore aggiunto rispetto alla normale plastica della concorrenza.
Chissà che la promozione di Morgan Stanley, società decisamente seguita in quel di Wall Street, avranno effetti positivi in borsa per Cupertino, dopo il calo della scorsa settimana. Di certo l’opinione di Katy Huberty, da tempo considerata un’analista affidabile data la sua vicinanza con i distretti produttivi cinesi, non passerà inosservata tra investitori e trader. Ma basterà per dar respiro ad Apple in borsa?