I risultati in borsa di Apple preoccupano sempre più gli analisti oltreoceano. Una paura forse ingiustificata, forse sovrastimata per la grande liquidità e le ottime vendite del 2012 di Cupertino, un’inquietudine che pare aver bisogno di rassicurazioni pur di essere combattuta. E quale miglior modo, se non sventolando la bacchetta magica delle soluzioni anticrisi? Ci stanno provando in tanti in questi giorni, proponendo le più strampalate ipotesi. Eppure c’è anche chi, come Piper Jaffray, si erge sopra la folla dell’allarmismo di Wall Street ipotizzando una strategia decisamente intelligente: un iPhone low cost.
Di un iPhone a basso prezzo, possibilmente entro la soglia dei 200 dollari, si è parlato nei giorni scorsi. Si è detto che da tempo Apple sta pianificando il lancio di un suo melafonino sottocosto – forse recuperando iPhone 4 – per aggredire i mercati emergenti affamati di tecnologia. E se, invece, lo smartphone a costo irrisorio fosse un prodotto del tutto nuovo? Potrebbe essere l’ancora di salvezza per Apple, parola di Gene Munster.
L’analista “storico” del mondo Apple non ha dubbi: un “iPhone for the masses” ridarà forza ai mercati, ampliando nuovamente il market share di Cupertino, oggi preso d’assalto dalla concorrenza Android. Android che vince perché in grado di coprire qualsiasi fascia di prezzo, dall’utente esigente che decide di acquistare un Galaxy S III allo studente che si aggiudica uno smartphone al di sotto dei 100 dollari. Se Apple perseguisse la stessa strategia, non avrebbe rivali nel settore. Certo, ipotizzare un iPhone sotto ai 100 dollari è impossibile, anche per la cura di materiali a cui l’azienda non vuole di certo rinunciare. Ma la soglia dei 200 è sicuramente fattibile e senza bisogno di limitare troppo le feature. Un procedimento, quello del “downpricing”, che potrebbe prendere esempio da altri esperimenti di successo per la Mela, così come pare stia accadendo tra iPad e iPad Mini:
«Crediamo che il divario tra la crescita del mercato degli smartphone e la crescita di iPhone spingerà Apple a rilasciare un device a basso costo, nonostante le critiche contrarie. Storicamente, Apple ha sempre previsto un prezzo dei Mac posto all’estremità più alta del mercato, ma ultimamente iPad, e ora iPad Mini, sono diventati i “Mac per le masse”. Lo stesso potrebbe succedere con iPhone.»
Insomma, per Munster non è tanto una questione di “come”, ma di “quando”. Un iPhone low cost appare inevitabile nel percorso che Cupertino ha intrapreso e potrebbe addirittura arrivare nel 2013. Basterebbe un terminale compatibile con iOS 6, dotato di una fotocamera decente e di uno schermo touch, anche non Retina, per conquistare gran parte del mercato oggi ad appannaggio di Android. Il tutto, mantenendo quella qualità che di certo la concorrenza di bassa fascia ora non può garantire.