Il 2013 è stato un anno di intensa attività e di molte novità nel settore della banda larga italiana, con alcune sorprese e conferme. Un dato su tutti, agli italiani piace molto navigare in mobilità. Non importa se da smartphone, da tablet pc o tramite le chiavette, l’italiano oggi predilige l’uso della connettività mobile mettendo contestualmente da parte quella tradizionale che invece perde sensibilmente terreno. Una tendenza già vista negli anni scorsi ma che nel corso del 2013 ha trovato una sua nuova e più importante consacrazione.
A testimonianza di ciò è sufficiente citare l’ultimo rapporto dell’Osservatorio trimestrale dell’AGCOM in cui si sottolinea come da inizio anno il traffico dati mobile sia cresciuto del 34,6% e come invece contestualmente siano calate drasticamente le linee fisse e l’utilizzo della connettività classica (ADSL). Numeri importanti che mostrano una tenenza oramai consolidata del mercato italiano. Dati che comunque non stupiscono troppo. Gli italiani, notoriamente appassionati di gadget high tech, sono tra i più gradi consumatori di prodotti legati alla telefonia mobile e smartphone e tablet pc non mancano certo nelle case. Il massiccio uso dei dispositivi mobili, sia per fini casalinghi che professionali, è stato la miccia che ha fatto esplodere nel nostro Paese l’uso della connettività mobile. Del resto, grazie alle quasi infinite potenzialità dei moderni smartphone e tablet pc, un utente è in grado di fare tutto in mobilità: giocare, navigare, lavorare ed anche fare shopping.
Una crescita veloce che di riflesso ha agevolato l’accelerazione dei piani di sviluppo dei gestori di telefonia che hanno dovuto evolvere velocemente le loro reti per soddisfare le sempre più crescenti richieste di connettività da parte degli utenti. Il 2013 infatti si ricorderà anche come l’anno dell’LTE, il nuovo standard di telefonia che promette di portare l’ultra banda larga in mobilità. LTE che ha debuttato verso la fine del 2012 ma che in questo 2013 ha vissuto una fase di forte espansione sopratutto con alcuni gestori. TIM, in particolare, è quello tra i gestori che di più sta credendo in questo nuovo standard di connettività. Il gestore italiano dichiara infatti di aver raggiunto con la sua rete mobile ad altissime prestazioni ben 518 comuni italiani, per una copertura outdoor di oltre il 46% della popolazione a livello nazionale.
Molto più indietro Vodafone con solo 50 comuni coperti ma con l’obbiettivo di accelerare il prossimo anno la copertura della sua rete LTE. Seguono H3G con una manciata di comuni e Wind ancora in fase di test. Se l’italiano medio chiede oggi di poter navigare in mobilità ad una sempre crescente velocità, contestualmente snobba sempre di più la connettività tradizionale. Un problema sicuramente legati ai costi, con la crisi e con l’utilizzo prevalente degli smartphone, le linee tradizionali vengono messe da parte, ma anche a causa della scarsa qualità dell’ADSL nostrana e della bassa diffusione della VDSL rispetto ai partner europei. Proprio la VDSL, una tecnologia mista doppino/fibra, che doveva far compiere alle linee italiane quel salto qualitativo che gli utenti chiedevano è purtroppo in forte ritardo con soli 37 comuni coperti.
Il 2014 della banda larga
Cosa aspettarsi per il 2014 della banda larga? La tendenza sembra segnata, la banda larga mobile crescerà ancora sensibilmente diventando sempre di più il mezzo preferito dagli utenti italiani con cui accedere alla rete. Crescita favorita anche dall’arrivo di nuovi servizi collegati agli smartphone e ai tablet pc. Sicuramente ci sarà una sensibile crescita delle reti LTE. TIM punta per esempio a coprire con la sua rete ultra veloce il 60% della popolazione entro il 2015. Vodafone ha già fatto sapere di voler investire molto nell’ultra broadband mobile italiano, H3G è pronta a far debuttare la sua rete mobile ultra veloce in molte atre località e Wind si appresta finalmente a lanciare ufficialmente i suoi servizi LTE.
In sintesi, il 2014, per quanto riguarda la connettività mobile dovrebbe confermarsi un anno a “tutta velocità”. Sul fronte connettività tradizionale, dovrebbero arrivare buone notizie sul fronte VDSL. Nel corso del prossimo anno la copertura del servizio dovrebbe ampliarsi, raggiungendo molte nuove città. Telecom Italia ha infatti di recente dichiarato di voler accelerare la copertura con la fibra ottica portando i servizi VDSL nel corso dei primi mesi del 2014 in altre 30 città con l’obbiettivo di coprire il 50% della popolazione entro il 2016. Inoltre, grazie all’approvazione del nuovo listino unbundling da parte dell’AGCOM, dovrebbero iniziare ad arrivare nuove e più convenienti offerte anche da parte dei gestori alternativi a Telecom Italia.
Difficilmente però il gap digitale con l’Europa sarà colmato, sopratutto se non sarà posto in essere dalla politica un forte piano di sviluppo dei servizi digitali italiani. Proprio dalla politica italiana non arrivano segnali chiari in tal senso con molte promesse sul tavolo ma anche con molti dietro front all’ultimo momento, ricordando che l’Italia dovrà comunque rispettare quanto previsto dall’Agenda Digitale Europea le cui scadenze si stanno velocemente avvicinando.