Dopo aver vagliato ben 600 mila candidature, il trio TechCrunch, GigaOm e Venture Beat – realtà fondamentali dell’informazione tecnologica made in Usa – ha ufficializzato i finalisti delle venti categorie dei Crunchies, una specie di Academy Awards della Silicon Valley. Premiazioni che avverranno il 31 gennaio e che quest’anno vedono l’ingresso di nuove categorie, come l’e-commerce, l’educazione, e naturalmente anche le startup: oltre alle categorie che videro vincere l’anno scorso Pinterest e Dropbox, arriva anche la Fastest Rising Startup. Un nome ricorrente sembra essere quello dell’applicazione Snapchat.
I Crunchies omaggiano i grandi nomi, le stelle del firmamento, ma anche quelle in ascesa, le realtà sorprendenti: c’è un po’ tutto il mondo dell’innovazione, compreso quello internazionale – a correzione di un punto di vista tradizionalmente californiano – con cinque candidature (purtroppo nessuna italiana). Nella lotta per la successione a Peixe Urbano, due si notano subito: Spotify e Soundcloud. L’applicazione anglosassone per la musica e quella tedesca sullo sharing e podcast sono serie pretendenti.
È Snapchat, però, ad emergere più delle altre. Per quale ragione? Si tratta dell’applicazione di maggior successo dell’ultimo anno, talmente esteso che Facebook, con Poke, ha cercato di imitarla finendo però con l’avere problemi per le accuse di incentivare il sexting e persino vedendosi costretto a bloccarla temporaneamente a causa di un bug che permetteva di scaricare video e chat prima che fossero cancellati.
Snapchat, invece, è seriamente candidata a succedere a Pinterest nella categoria Best New Startup, oltre che in quella della startup con la crescita più veloce. Una doppia nomination che riguarda poche altre startup in questi riconoscimenti.
Per quanto riguarda le altre categorie, si fa notare il ritorno di Evernote, già vincitrice l’anno scorso, per le applicazioni per smartphone, e di quattro nomi importanti tra coloro che potranno succedere a Twitter: Indiegogo, Kickstarter, Kiva e soprattutto Reddit (apprezzatissimo dagli americani) sono tra le realtà con il maggior impatto social.
Tra i volti, ovviamente non mancano i big: Mark Zuckerberg, Larry Page, Marissa Mayer, Dick Costolo, ma anche il meno famoso Phil Libin, proprio di Evernote.
C’è tempo per votare (qui) fino al 24 gennaio.