Si ricorderanno di certo le vicende legali che hanno coinvolto Apple sullo Stivale, in particolare la sanzione comminata dall’Antitrust per il mancato rispetto dei termini di garanzia europea sui prodotti a marchio Mela. Ora la causa travalica i confini nazionali e sbarca in Belgio, dove un’associazione di consumatori ha deciso di far guerra al colosso di Cupertino.
Per molto tempo, Apple non ha concesso i due anni di copertura e assistenza gratuiti previsti dalle normative europee, proponendo invece 12 mesi gratuiti più l’estensione a pagamento con AppleCare. L’Antitrust ha quindi deciso di comminare ben 900.000 euro di multa alla Mela, obbligandola all’estensione gratuita sino a 24 mesi, oltre a una completa informazione per il consumatore sia sul sito dell’azienda che sui documento di accompagnamento dei dispositivi in vendita. Quello italiano è stato un caso unico nel suo genere ed era lecito attendersi che i fuochi incrociati contro Apple si accendessero anche altrove.
E così è stato: Test-Aankoop, un’associazione di consumatori belga, ha deciso di seguire l’esempio italiano è ha denunciato Apple all’Antitrust locale, per mancato rispetto delle normative europee in fatto di garanzia. L’accusa mossa è la stessa che ha visto Apple perdente nel nostro paese: l’azienda offre solo un anno d’assistenza gratuita, poi spinge il consumatore ad acquistare il pacchetto AppleCare. Una strategia del tutto illecita per l’azienda, perché per 24 mesi l’utente non è tenuto a legarsi ad alcun contratto di garanzia a pagamento.
Ci vorranno dei mesi prima che il processo belga giunga a conclusione, ma c’è già chi scommette sugli esiti ora: Apple potrebbe essere multata per la seconda volta nel Vecchio Continente. E c’è anche chi pare intenzionato a seguire l’esempio italo-belga, con Portogallo, Germania e Francia in prima linea. Di fronte a questo scenario, che potrebbe costringere la Mela alla perdita di ingenti capitali tra spese legali e maxisanzioni, ci si chiede perché in quel di Cupertino non si cambi strategia. Le normative europee di certo non si modificheranno su richiesta di Apple e, ovviamente, pian piano tutte le nazioni del Vecchio Continente decideranno di procedere nei confronti della società. Perché allora, anziché attendere le decisioni dei vari organismi Antitrust, non rassegnarsi ed estendere i 24 mesi di garanzia previsti per legge a tutte le nazioni d’Europa?