Il meglio da Apple deve ancora arrivare. È con queste parole che Brian White di Topeka Capital Markets descrive il 2013 per l’azienda di Cupertino, con delle azioni in forte recupero rispetto alle ultime settimane e record in borsa attesi per la seconda metà del 2013. Il titolo è tutt’altro che un cattivo affare, sostiene l’analista, e consiglia l’acquisto di azioni in previsione di un prezzo target di 1.111 dollari che potrebbe essere raggiunto nel corso dell’anno.
Secondo White, la reazione scomposta e terrorizzata dei mercati nell’ultimo periodo è del tutto immotivata. In queste settimane Apple è riuscita a scendere suo malgrado sotto la soglia di rischio dei 500 dollari per azione – recuperando però velocemente – a causa di una scarsa preparazione fra gli azionisti e, forse, anche all’opera di disinformazione di alcuni concorrenti. «Il titolo non è mai stato così forte», riporta Topeka, e lo dimostrerà nel corso dell’anno.
Effettivamente, almeno a giudicare dal successo di vendite ipotizzato per il periodo natalizio, pare che borsa e realtà corrano su due binari diversi quando si tratta di Apple. Il recente iPad Mini, ad esempio, è stata una delle cause del crollo del prezzo per singola azione, perché l’assenza di un Display Retina ha convinto gli analisti che il prodotto non potesse far presa sul mercato. È stato però l’esatto contrario, perché non solo si sono esaurite in fretta le scorte del dispositivo, ma il piccolo tablet ha anche cannibalizzato le vendite del classico iPad. Lo stesso destino sembra essere stato condiviso dal nuovo iPhone 5, nonostante qualche pesante limitazione in più derivata dall’agguerrita concorrenza Android. Caso ancora più singolare, infine, quello verificatosi negli ultimi giorni a seguito di una falsa indiscrezione: l’annuncio dei tagli alla produzione del quinto melafonino, smentita dalla stessa Apple, ha generato terrore fra gli azionisti con una conseguente riduzione ulteriore del prezzo per share.
Se la confusione sul titolo Apple pare essere ormai un dato di fatto in quel di Wall Street, quali sono però i pregi che potrebbero convincere il mercato della rinnovata bontà dell’azienda di Cupertino? Il merito è di un catologo prodotti che nessun’altra società può permettersi, così come lo stesso White a spiegarlo:
«I sentimenti negativi attorno alle azioni Apple hanno raggiunto livelli epici di cui non abbiamo recente memoria. Crediamo, però, che il portfolio di prodotti non sia mai stato così forte. Nell’agosto del 2011, Steve Jobs ha riferito come i giorni migliori di Apple debbano ancora venire. E noi siamo totalmente d’accordo.»
Nell’indicare nell’acquisto di azioni Apple un investimento sicuro, un premio per quegli investitori che non si saranno fatti ammaliare dal chiacchiericcio degli ultimi tempi, l’analisi di Topeka punta sui device che verranno presentati nel corso dell’anno. Molte speranze sono riposte nella possibile iTV, ma il vero punto di svolta – e di rinnovato amore tra mercati e compagnia – sarà un iPad Mini con Retina Display e la decisione di rilasciare due versioni diverse del futuro iPhone 5S. Due prodotti che, da soli, potrebbero spingere il titolo fino a superare la soglia dei 1.000 dollari entro 12 mesi.