Nuova bocciatura per Microsoft Security Essentials. Per la seconda volta consecutiva, l’antivirus gratuito dell’azienda di Redmond non ha ottenuto la certificazione AV-Test, ottenendo un punteggio totale di 10/18 nel periodo novembre-dicembre 2012, 1 punto in meno della soglia minima e 0,5 punti in meno rispetto al bimestre precedente. Microsoft non è d’accordo con i risultati ottenuti dal laboratorio tedesco e spiega perché la metodologia di analisi adottata è sbagliata.
I test effettuati su 25 software di sicurezza (gratuiti e a pagamento) hanno confermato Bitdefender Internet Security 2013 al primo posto tra le suite che offrono la protezione migliore. Punteggi alti anche per F-Secure Internet Security 2013, Trend Micro Titanium Maximum Security, Symantec Norton Internet Security 2013 e Kaspersky Internet Security 2013.
Tre antivirus non hanno ottenuto la certificazione AV-Test: AhnLab V3 Internet Security 8.0, PC Tools Internet Security 2012 e Microsoft Security Essentials 4.1. Il software di Microsoft, in particolare, è risultato il peggiore per quanto riguarda la capacità di proteggere l’utente dai malware zero-day, ottenendo una percentuale del 72% contro una media del settore del 92%. Per questo motivo, gli è stato attribuito un Protection Score di 1,5/6.
Microsoft ha rivisto i dati pubblicati da AV-Test e ha rilasciato le sue considerazioni sul blog ufficiale. Innanzitutto, l’azienda di Redmond ritiene non corretta la metodologia di test, in quanto vengono presi in esame campioni di malware suddivisi in categorie, mentre dovrebbe essere analizzato l’impatto sugli utenti. Il test indica che Security Essentials non ha rilevato il 28% dei malware 0-day. Ma dalla telemetria emerge che il 99,997% degli utenti non ha mai incontrato i campioni utilizzati nel test.
Secondo AV-Test, Security Essentials non ha rilevato il 9% del malware diffusi negli ultimi 2-3 mesi. Ma il 94% di questi malware non ha mai colpito i computer degli utenti. Microsoft sottolinea che «per una azienda indipendente è molto difficile sviluppare test che rispecchiano le condizioni del mondo reale». In ogni caso, l’antivirus verrà aggiornato per ridurre a zero il numero dei computer che potrebbero essere infettati dai malware in circolazione.